Scrivere oggi che tutto è chiuso, vuoto e vortice, non è affar semplice. Spero che almeno quando leggerete questo articolo brulicheranno di nuovo le piazze, i parchi, e ci sarà meno odore di antibatterico nell’aria. Spero che i ragazzi saranno tornati in classe, a prendere in giro il professore di turno, a fare tik-tok nei bagni del liceo, ad annoiarsi durante una spiegazione di fisica, a guardare fuori dalle finestre di un istituto di periferia sperando che il tempo passi in fretta e potranno diventare presto calciatori, o avvocati, o cantanti trap o fotomodelle. Io spero davvero che tornino a volare desideri scalmanati, fuori dalle file e dai metri di distanza obbligatori.
Qualche settimana fa, in un clima già incerto di timori e contagi, si è svolto il pomeriggio conclusivo di Secondi a nessuno, un progetto che ha l’obiettivo di fornire maggiori strumenti di partecipazione ai giovani che sono già attivi nel territorio fiorentino, elaborando strategie e buone pratiche per l’attivismo e il confronto, sperimentando nuove forme di espressione, di linguaggio e advocacy, con un’attenzione particolare ai giovani con background migratorio.
Promosso da Cospe, Moca, e sostenuto da Regione Toscana (ai tavoli di discussione hanno infatti partecipato vari assessori dell’area metropolitana fiorentina), Secondi a Nessuno si è concentrato soprattutto sui temi dell’intercultura (come si comunica la propria identità ai tempi dell’Era dell’E? Come si spiega un concetto come “cittadinanza”, o come ci si approccia al diritto di voto?) e degli spazi di partecipazione.
Proprio riguardo alla necessità di luoghi e di relazioni, guardando anche a esempi fortunati come quello bolognese di “Piazza dei colori” che ha recuperato aree in disuso della periferia per riqualificare nuovi spazi ai bisogni giovanili, merita raccontare l’incredibile lavoro di “Bella Presenza”,nel quartiere 4 dell’Isolotto.
Articolato intorno al polo culturale della biblioteCaNova, coordinato in Toscana da Progetto Arcobaleno Onlus in partnership con Oxfam Italia, il progetto nazionale ha coinvolto gli istituiti comprensivi Oltrarno e Montagnola Gramsci, l’Istituto Tecnico Marco Polo e numerose altre realtà locali, per un totale di più di 600 studenti.
Bella Presenza lavora per costruire presidi educativi utili a combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa, organizzando laboratori e rassegne teatrali, corsi ed eventi di sensibilizzazione sui temi dell’intercultura, dell’integrazione, della parità di genere, dell’impatto del cambiamento climatico o dell’uso proprio degli spazi pubblici.
Insomma ragazzi, Firenze è vostra! Anche se adesso al tempo di queste parole, ancora non si può uscire. Anche se i virus sono molti, nascosti dentro un nome solo. Anche se non vi sembra, comunque è vostra, in latitudine e altitudine. Espandetevi quanto volete, portate “Novoli a Fiesole” (dall’idea di un progetto per l’organizzazione di iniziative conviviali e di studio discussa durante il pomeriggio di Secondi a Nessuno) e viceversa.
Correte su pareti colorate, come quelle dipinte da Nico Lopez Bruchi e Umberto Staila proprio all’Istituto Marco Polo.
Ora più che mai, diceva Lui (Antonio Gramsci, ndr): “Abbiamo bisogno di tutto il nostro entusiasmo”.