di Tommaso Ciuffoletti

Dicono sia lo spirito fiorentino. Sarà… ma a me inizia a stare sui coglioni. Mi riferisco a quella supposta ironia, in nome della quale certi lavoratori vengono chiamati con appellativi offensivi come “il Merda”, “il Lurido” e così via. Questo tanto per essere chiari e per non nasconderci dietro un dito d’ipocrisia.

Perché questo ritratto è dedicato alla Piera, istituzione fiorentina che sta nel chiosco dei panini dietro la Maratona, a Campo di Marte. A lei e a tutti coloro che come lei lavorano fino a tarda notte, per strada, a  un pubblico vario e variamente acconciato.

“Guarda che in realtà è piena di soldi e gira in Mercedes”. Questo mi son sentito rispondere più di una volta alle mie filippiche sull’avere rispetto delle persone che lavorano. Ho in uggia il complottismo e ancor più quelli che trovano una colpa guadagnare se si lavora; quindi non lo so se la Piera è piena di soldi e gira in Mercedes, ma so che se fosse vero ne sarei contento.

In generale della Piera so poco, ci vado da sempre – essendo nato e cresciuto a Campo di Marte –, ma di solito prendo il mio panino, bevo la mia birra, fumo una sigaretta e riparto. Lei è lì, spesso con sua figlia, ultimamente anche con suo nipote e mi piace questa cosa di una famiglia che lavora insieme.

W la Piera!