Di Walter Tripi

Che i fiorentini non abbiano un caratterino semplice è cosa nota. D’altronde non si tratta di un aspetto di recente scoperta: basti pensare a come Dante li descrive a più riprese e con elegantissima ferocia nella “Commedia”. A proprio modo è questo stesso un ottimo esempio: ma sì, esiliatelo pure, e il fiorentino si limiterà con spirito tollerante e leggiadro a imprimere i vostri difetti in un capolavoro della letteratura di tutti i tempi. Insomma, funziona così: da queste parti è d’arte pure l’invettiva.

Ecco, visto che questa rubrica si è promessa di raccontare di Verde, dedichiamo anche a questo un piccolo spazio: ma com’era questa magnifica e tremenda Firenze green ai tempi dell’Alighieri?

Le aree verdi nella splendente Firenze

L’utilizzo di alberi e piante non era affatto un elemento trascurabile, in quel periodo. Fiorenza appariva tanto opulenta e splendente, tra uno scontro e l’altro, che le aree verdi pubbliche e private aumentavano ed erano rigogliose: troverete, nei pressi di via Tornabuoni, via della Vigna nuova e non è casuale. Le vigne, i frutteti, gli orti erano numerosi, soprattutto per mano delle comunità religiose ma non soltanto. D’altronde, l’ambito privato ha lasciato tracce di grande valore: i 3500 aranci e limoni di tale messer Durante, per fare un altro esempio.

Piante: medicine infallibili

Piante: medicine infallibili

C’è però un altro aspetto da considerare: certo, le piante erano segno di bellezza e prestigio, ma in qualche caso erano medicine infallibili. O meglio, così si pensava. Certo, ancora oggi la nonna del Fintocolto continua a curare il mal di testa con acqua e olio, ma allora si andava ben oltre grazie a pasticci di fichi per le ghiandole infiammate, ceci tritati e zucchero per curare i polmoni, oppio e mandragola per le anestesie, decotti vari per ogni tipo di medicamento fino all’uso degli escrementi di piccione per curare la forfora (e immaginatevi, per un istante, che tipo di spot televisivi potrebbero inventarci sopra le più note case produttrici di shampoo, o magari qualche tutorial su Youtube…).