di Giulia de Giorgio

La seconda edizione del PAT (Premio Architettura Toscana) si fa spazio in un contesto di deterioramento ambientale preoccupante ed in continua ascesa, insieme ad un barlume di speranza che guarda ad un mondo risanato dall’ecosostenibilità.

Questi i temi centrali intorno a cui ruotano i progetti vincitori di quest’anno: recupero di luoghi ed edifici, rispetto per il territorio, qualità ambientale. «L’architettura è l’elemento determinante per una reale trasformazione sostenibile e qualificata del territorio e del paesaggio, fondamentale per la qualità ambientale sia degli spazi pubblici che di quelli privati. […]» si esprime così la consigliera regionale Elisabetta Meucci sottolineando l’importanza di incentivare la crescita di giovani professionisti giacché i progettisti che si sono accaparrati i premi di quest’anno sono tutti di un’età inferiore ai quarant’anni.

Accanto alla ricerca di una sostenibilità derivata dall’uso di materiali ecocompatibili prende posto l’uso di prodotti poveri e primari che «raccontano la qualità, la maturità progettuale e la consapevolezza di quella che ci ostiniamo a chiamare ‘valenza intellettuale’ del fare architettura» (consigliere dell’Ordine degli Architetti PPC di Pistoia Alessandro Mannelli). Questo concetto si concretizza nei due progetti vincitori della categoria Opera Prima: “Podere Navigliano” di Ciclostile Architettura  e la “Casetta nell’Oliveto” di Hipnos/Nicola Brembilla.

Il concorso regionale era rivolto alle opere realizzate durante i cinque anni compresi tra il 2013 e il 2018 e valutate da una giuria nominata dal Comitato Organizzatore. È stato ritenuto opportuno rendere presente che i componenti della giuria sono stati volutamente selezionati fuori dall’occhio toscano per garantire un giudizio più obiettivo e lontano da un qualunque tipo di interesse possibile.  In totale sono state selezionate sei opere diverse inerenti alle rispettive categorie. Le opere premiate sono state esposte ieri, durante l’inaugurazione della mostra presso la Palazzina Reale.

 

Tutti i premi

I progetti premiati e menzionati:

CATEGORIA OPERA PRIMA

Primo premio
ex aequo
Ciclostile Architettura — Podere Navigliano
HYPNOS | Nicola Brembilla— Casetta nell’oliveto

Opere selezionate
Studio TOTALE — Buca 10
Marco Nucifora | Alessio Orrico | Andrea Testi — More with less

CATEGORIA OPERA DI ALLESTIMENTO O DI INTERNI

Primo premio
MICROSCAPE — Basilica di Santa Croce

Opere selezionate
Guicciardini & Magni Architetti Associati | Adolfo Natalini — Museo di Palazzo Pretorio

CATEGORIA OPERA DI NUOVA COSTRUZIONE

Primo premio
Edoardo Milesi & Archos — Foresteria del pellegrino di Siloe

Opere selezionate
asv3 — officina di architettura — Cantina del Bruciato
NIO architecten — Centro Pecci, Sensing the Waves
Atelier LRA | Lapo Ruffi e Vanessa Giandonati — M Greenhouse

 

CATEGORIA OPERA DI RESTAURO E RECUPERO

Primo premio
Fabio Daole | Mario Pasqualetti —Arsenali della Repubblica  

Opere selezionate
MICROSCAPE — Sortita San Paolino

CATEGORIA OPERA SU SPAZI PUBBLICI, PAESAGGIO E RIGENERAZIONE

Primo premio 
ECÒL — Shelter #1

Opere selezionate
Tetractis Progetti | Stefano Lambardi — Canalicchio di Sotto
MICROSCAPE — Percorso ciclopedonale “Fior di Loto”
Massimo Fabbri | Michela Brachi | Alessandro Pazzagli — Piazza Giuseppe Bianchini