di Luca Andreozzi

Venti Lucenti viene fondata nel 1993 da Manu Lalli con l’obiettivo di educare e formare alla socialità e alla pace più persone possibili attraverso il teatro. Negli ultimi anni sono stati coinvolti più di 50.000 bambini e ragazzi con particolare attenzione e sensibilità verso il sociale, coinvolgendo alcune scuole fiorentine fra cui l’Istituto di Istruzione Superiore “Elsa Morante”. Nel 2005 ​Daniele Bacci, attuale presidente della compagnia, insieme a Lalli realizza il progetto “​All’Opera”, un campo estivo musicale in collaborazione con il Teatro del Maggio, portando i bambini e ragazzi in teatro, con lezioni di danza, musica e recitazione, propedeutiche alla realizzazione degli spettacoli.

Abbiamo incontrato Manu Lalli per farle alcune domande sullo spettacolo “La Cenerentola. Un lampo, un sogno, un gioco” in scena da stasera fino a mercoledì 14 novembre, al Teatro del Maggio Fiorentino.

 

Da dove nasce il tuo amore per il teatro?

“Devo molto alla scuola. Lì, quando ero bambina, mi fecero conoscere il teatro e da subito me ne innamorai. Lavoro soprattutto con i bambini e nelle scuole, perché a me è stata data questa possibilità e credo fermamente che sia uno dei posti migliori per far innamorare altre persone”.

 

Parlaci dello spettacolo che debutterà stasera “La Cenerentola. Un lampo, un sogno, un gioco”.

“Abbiamo iniziato a lavorare alla ​Cenerentola in una versione ridotta a giugno durante il campo estivo musicale. 120 bambini, di cui 30 studenti in alternanza scuola-lavoro provenienti da alcuni licei di Firenze, saranno presenti in scena insieme agli attori della compagnia: ​Chiara Casalbuoni, Cecilia Russo, Niccolò Franchi e Gabriele Zini. Tutto accompagnato dall’Orchestra del Maggio, diretta dal maestro ​La Malfa.
Cenerentola è la figlia di una donna molto colta e intelligente che purtroppo morirà subito dopo essersi sposata. Lo spettacolo inizia con lei che legge un libro, attenta e curiosa di conoscere nuove cose che la facciano crescere.  Sarà questa la particolarità che la differenzia dalle sorellastre, totalmente disinteressate dallo studio e dalla lettura. L’incontro con il principe, con l’amore, renderà consapevole Cenerentola di essere una giovane donna e riuscirà attraverso la sua bontà a sedurre il principe. Grazie alla sua cultura, perdonerà chi le ha fatto del male, sarà talmente grande da accettare l’ignoranza e la pochezza delle sorelle e del padre – ‘La mia vendetta sarà il perdono’. Credo che il teatro e l’opera siano un ottimo strumento per mettere in luce sentimenti che ci vivono dentro, da quelli più esposti a quelli più reconditi e Cenerentola è un’opera tuttora incredibilmente attuale e potente”.

 

“La Cenerentola. Un lampo, un sogno, un gioco”

Da giovedì 8 Novembre 2018 a mercoledì 14 Novembre 2018
Teatro del Maggio Fiorentino (Piazza Vittorio Gui, 1 – Firenze)

Biglietto 5 euro
Per informazioni: www.maggiofiorentino.com