Un viaggio nel cuore della storia e della cultura europea

Danubio così blu, così bello e blu, attraverso la valle e il campo là tu scorri quieto
Lontano dalla Foresta Nera qua tu corri verso il mare

Antichi castelli ti guardano dall’alto, salutano lieti da lontano
e dalla corona dei monti, chiara dallo splendore del mattino,
che si specchia nelle tue onde danzanti.

Pochi fiumi possono dire di essere stati testimoni e attori nella storia dell’uomo come il Danubio, il corso d’acqua più lungo del vecchio Continente e forse il più celebrato dai poeti di tutto il mondo. Dai boschi germanici dello Schwarzwald alle acque salmastre del Mar Nero, il Danau solca ben 10 stati diversi e circa 3000 km. Se scegliete questo tipo di crociera, dimenticate tutti i preconcetti legati a questo tipo di viaggio. Pur offrendo soluzioni che vanno dal low cost al super lusso, imbarcarsi sulle rive danubiane significa soprattutto fare un viaggio nella cultura Mitteleuropea che fu della Principessa Sissi, di Mozart e Strauss, e più recentemente di figure controverse come Napoleone o Hitler.

Il nostro viaggio inizia Salisburgo, dove ci arrampichiamo fino alla fortezza Hohensalzburg per scoprire i giacimenti di sale e per ascoltare un concerto in uno dei palazzi affacciati sulla Hofstallgasse. Dire Salzburg vuol dire Mozart, e ovviamente “Mozartskugeln”, bon-bon di marzapane al pistacchio e crema gianduia. Si mangiano da uno stecco e la carta stagnola è rigorosamente argento e blu, con la faccia di “Wolfy” impressa, ovviamente.

Con le orecchie piene della magnificenza neoclassica dei violini e dei clavicembali, la nostra nave parte in direzione di Vienna, incrociando alcuni luoghi quasi incontaminati come l’abbazia di Melk, monastero benedettino situato su uno sperone roccioso a picco sul Danubio. Chi la raggiunge avrà in regalo bellezze artistiche e preziosi manoscritti (circa 90mila tra cui alcuni incunaboli) da fare invidia al Nome della Rosa.

Ma la crociera ci porta più lontano, e iniziamo a scorgere l’imponente castello estivo di Schonnbrunn: siamo a Vienna. Stiamo compiendo esattamente lo stesso percorso che la fanciulla Elisabeth Amalie Eugenie percorse per congiungersi con il suo amato Franz Josef, prima di diventare l’Imperatrice D’Austria. Quando la nave ormeggia, ecco che uno dei tanti suonatori di strada ci accoglie con un romanticissimo Valzer di Strauss… sembra di rivivere di fronte ai nostri occhi l’abbraccio tra i due giovani futuri imperatori di fronte alla folla festante.

Il Danubio scorre veloce, e in pochissime ore ci trasporta a Bratislava, dove è piacevole perdersi nel Korzo, tra ristorantini, locali trendy, monumenti bizzarri (il soldato napoleonico, il dandy, l’operaio guardone). Bratislava è una città giovane e viva, e pullula di vita artistica e culturale al passo e spesso avanti rispetto alle capitali più “occidentalizzate”.

L’ultima tappa di questo viaggio nelle bellezze mitteleuropee, prima del Mar Nero, è Budapest. Il Danubio è cittadino onorario della città ungherese, tanto che divide a metà Buda e Pest, le due anime di questa città. Buda, che ospita il castello e il bastione dei Pescatori, domina dall’alto la capitale. Pest, metropoli cosmopolita e attiva, che non dorme mai, da molti definita la Parigi dell’Est. Immancabile un bagno in uno dei 130 stabilimenti termali monumentali dislocati in ogni quartiere. Le più belle? Le terme turche di Rudas e quelle neobarocche di Zsécheny.

Ma ecco che il Danau ci trascina via, ancora scorrendo e gorgogliando verso la sua foce nel Mar Nero, non senza prima darci un ultimo brivido. Sono le Porte di Ferro: una serie successiva di gole e restringimenti lunghi ben 3000 metri, in cui il fiume si scava una breccia di appena 160 metri di larghezza tra le rocce al confine tra Serbia e Romania, accumulando l’energia finale per tuffarsi finalmente in mare.