La sindrome da rientro dalle vacanze estive non è soltanto una paturnia temporanea di chi, dalle bianche spiagge della Sardegna o dalle vette alpine, si sveglia improvvisamente il lunedì mattina alle 8.30 di nuovo di fronte alla scrivania. A dirlo sono gli eminenti studiosi del progetto “In da bottle”, i quali hanno infatti rilevato che almeno un italiano su due a settembre si ritrova appesantito da qualche kg in più e dall’ansia per le responsabilità derivanti dai nuovi carichi di lavoro o studio all’orizzonte. Al rientro è quindi facilissimo cancellare in una mezza giornata tutti i benefici derivanti dalle meritatissime giornate di ferie che ci siamo appena goduti. Ci siamo chiesti come fare a darvi una mano concreta per affrontare il ritorno in città.
Se, ad esempio, siete reduci da una vacanza in una città d’arte e oltre alla sindrome da rientro vi ha colpito anche la sindrome di Stendhal, non dimenticate che sono moltissimi gli spazi messi a disposizione da scoprire o riscoprire. Due chicche? Fino al 30 settembre ci sarà la possibilità di salire sulla Torre di San Niccolò e ammirare lo skyline cittadino dall’alto, un punto di vista più che privilegiato. Ma se invece che dall’alto vorrete scoprire Firenze dal basso, non vi resta che farvi una bella crociera sull’Arno al tramonto. Le guide turistiche cittadine vi racconteranno aneddoti che non conoscerete di certo e il tramonto farà il resto. Assicurata una nuova storia d’amore con Firenze!
Ma sull’Arno non è soltanto possibile godere di un coucher du soleil inedito sull’acqua. Se infatti sentite la mancanza delle avventure sui torrenti alpini, potete contattare Firenze Rafting e organizzare delle escursioni urbane in gommone. I percorsi vanno da quello più adrenalinico, sulla Sieve o sul Serchio, a quello dedicato alle famiglie fin sotto a Ponte Vecchio.
Se invece tornate da un bel viaggio nel paese del Sol Levante, vi consigliamo di dare un’occhiata all’ Associazione Culturale Lailac. Questa si propone, infatti, di portare la cultura giapponese a Firenze e propone moltissimi eventi e manifestazioni che vi catapulteranno nuovamente nel tempio d’oro Kinkaku-ji a Kyoto o a Shibuya a Tokyo. Tra le tante attività a cui prendere parte, vi segnaliamo i corsi di arte calligrafa Shodo, di Danza Nihon Buyo e di Etegami. L’etegami, che vuol dire letteralmente “Lettera con Disegno”, non è propriamente un’arte ma un’usanza formalizzata per scambiare corrispondenza unendo disegno a scrittura. Come vedete c’è l’imbarazzo della scelta!
Una parte importante della conoscenza di un paese straniero passa certamente dalla scoperta della sua cucina. Se ancora non avete voglia di buttarvi a capofitto in un piatto di ribollita o su un panino al lampredotto, a Firenze non manca la possibilità di scoprire la cucina etnica. Vi segnaliamo i corsi di cucina indiana tenuti da Giotti, il titolare del ristorante “Haveli”, in viale Fratelli Rosselli 31rosso. Sono un’esperienza a 360° di cultura indiana e Giotti è un signore indiano simpaticissimo che, oltre a darvi la ricetta del Garam Masala, vi racconterà dei suoi pranzi di infanzia e dei momenti intimi di una famiglia indiana, il sacro appuntamento del curry domenicale. Giotti è anche esperto di matrimoni indiani e se sarete dei bravi allievi, chissà, magari riuscirete a sbirciarne qualcuno.
Nostalgia di spiagge tropicali, ombrelloni e acqua cristallina? Non ci dimentichiamo che a Firenze sono tantissime le piscine comunali e non, che a settembre ancora offrono la possibilità di sguazzare in molta più tranquillità rispetto ai mesi più bollenti e affollati. Se volete fare un tuffo in acque così calde che vi ricorderanno veramente i tropici, non possiamo che segnalarvi l’ultimo arrivato in città, Asmana Wellness, che propone piscine esterne con temperature sui 30°. Certo, non è proprio economicissimo, ma d’altra parte nemmeno una vacanza ai Carabi lo è!