“Le conversazioni dal parrucchiere sono la prova inconfutabile che le teste servono per i capelli”
Vero, ma solo perché ai tempi di Kraus non c’era Lungarno da sfogliare tra un taglio ed una messa in piega.
L’idea bizzarra nasce qualche anno fa nella mente di un gruppo di ragazzi troppo stanchi e sognatori per avere la testa sulle spalle. All’estero va alla grande, lo hanno visto con i loro occhi.
“Pensi che a Firenze possa funzionare?”
“Impossibile.”
“Perfetto, facciamolo.”
Un mensile di arte e cultura a Firenze. Gratuito.
Un lasciapassare per musica, cinema, mostre, spettacoli teatrali e tutto quello che la culla di Dante ha da offrire.
Un mezzo, un gioco, uno scambio, una possibilità.
E allora eccoci qui, dopo lungo tempo, riunioni interminabili e peripezie burocratiche inenarrabili, Lungarno vede finalmente la luce. Speriamo solo la bolletta non sia troppo alta.
Perché il cartaceo nell’era del digitale? Be’, per qualcuno sarà il piacere delle mani che sfogliano i numeri; per altri, gli occhi che si perdono nei dettagli; per altri ancora, magari solo la banale comodità di attaccare sul frigo la pagina del concerto da non dimenticare.
Per me perché, dai, con un tablet non puoi coprirti i capelli quando la pioggia ti coglie all’improvviso.
Buona prima lettura.