Domenica 2 Ottobre inaugurerà, presso il Polo Lionello Bonfanti (loc. Burchio – Firenze), MAD – Movimento Arte Danza. Una scuola di danza diretta dall’insegnate, ballerino e coreografo Antimo Lomonaco. Un centro delle arti dove poter perfezionarsi o, al contrario, dove imparare a muovere i primi passi, nella danza classica, modern, giocodanza e fitness. I corsi inizieranno il 5 Ottobre con un orario che andrà dalle 13.00 alle 22.00. Per l’occasione abbiamo incontrato Antimo per rivolgergli alcune domande:
Quando è nata la tua passione per la danza?
All’età di 5 anni, anni in cui abbiamo deciso, anzi i miei genitori hanno deciso, di iscrivermi ad una scuola di danza. Da lì non l’ho più lasciata, è scattata subito la passione. Incurante del fatto che la maggioranza dei miei amici andassero invece a calcio.
Da chi o da cosa trai ispirazione?
Non mi rifaccio a nessun ballerino o ballerina in particolare. Mi piace avere una larga visione e osservare tutti i grandi maestri, sia del passato che del presente.
Martha Graham disse che “la danza è il linguaggio nascosto dell’anima”.
Si, la danza nasce da un’emozione interiore e cresce nel movimento.
Quale, se c’è, un genere che prediligi?
Beh, sicuramente la danza classica e il contemporaneo.
Quali sono le coreografie che ti hanno dato maggior successo e delle quali sei fiero?
“CONTRASTI” vincitrice di tanti premi, “PROFUMO” realizzata nel 2012 e “KADIN” anche questa vincitrice di svariati premi.
Che cosa ti ha spinto ad aprire una tua scuola di danza?
Sicuramente la mia grande passione sia per la danza che per l’insegnamento. Avendo una mia scuola potrò esprimermi a 360°.
È opinione comune pensare che ci sia un limite d’età per frequentare un corso di danza, è così?
Non c’è un limite di età, anzi; sono solo diversi gli obbiettivi che si possono raggiungere.
Chi può iscriversi alla tua scuola e perché bisognerebbe farlo?
Si possono iscrivere tutti: bambini, adulti, ragazzi. La qualità e la passione faranno la differenza.
Sei soddisfatto del tuo lavoro?
Molto e non lo cambierei con nulla.
Che cosa vuoi fare da grande?
Continuare ad essere un’insegnante di danza. Credo che insegnare sia un’attività in cui contemporaneamente si dà e si riceve.