C’era un tempo in cui ancora ci si muoveva di casa apposta il mercoledì per andare al Capanno Blackout di Prato per vedere un bel concerto, accompagnato da birra e nuvole di fumo, che fossero di freddo o di tabacco poco importava. Ora, invece, i tempi sono cambiati. Il mercoledì c’è Il segreto e c’è da impazzire con lo streaming, perché Mediaset c’ha rotto talmente tanto i cosiddetti col fatto che loro hanno l’esclusiva sulla Champions fino al duemilamai, che meglio vedersela in arabo. Difficile smuovere le masse con questo popò di prospettive, quindi al Capanno Blackout hanno deciso che era il momento di rilanciare tutto, dalla musica emergente al mercoledì. Hanno assoldato i primi due che passavano da lì, e quel giorno girovagano in cerca di un pasto caldo Folco Vinattieri e Andrea Biagioni, li hanno sfamati e hanno detto loro: «Fate un contest per band emergenti». Così, narra la leggenda, pare sia nato l’Urban Blackout Contest, che quest’anno, udite udite, si prepara alla seconda edizione.

Si parte il 20 gennaio e di mercoledì in mercoledì si arriverà alla finale del 23 marzo, che vedrà assegnare i premi: i vincitori si esibiranno in estate in tre festival toscani (Marea Festival, Urban Eco Festival e Mengo Music Fest); i secondi gireranno un video con Urban Studio; i terzi registreranno presso il 121 Decibel Audio Recording Studio. Se poi volete sapere come si svolge il contest, leggetevi il regolamento, che non sarà l’ultimo libro di Fabio Volo, ma almeno è scritto bene e il finale è molto più sorprendente.

Quindi, per i prossimi due mesi, tutti dovete andare all’Urban Blackout Contest. Quando c’è la Champions è bomba libera tutti e tanto ne Il segreto alla fine muoiono tutti. Ah no, quello è Game of Thrones.

Tanto per la cronaca, c’è ancora tempo per le band di iscriversi fino al 13 gennaio. Trovate tutto sulla pagina Facebook Urban Blackout e sul sito www.capannoblackout.it.

L’iscrizione è gratuita, perché all’Urban Blackout ci sono delle brave persone.

 

di Andrea Biagioni