di Caterina Liverani

 

Torna al Cinema Odeon dal 18 al 22 novembre Lo schermo dell’arte, l’appuntamento che sposa cinema e arte contemporanea coinvolgendo la città con una ricca selezione di ospiti ed eventi. Abbiamo incontrato la direttrice Silvia Lucchesi per alcune curiosità su questa nuova edizione.

Quest’anno avete affidato la serata d’apertura a Francofonia di Alexandr Sokurov, in concorso alla 72° Mostra del Cinema di Venezia.

Abbiamo deciso di proporre Francofonia che, ambientato all’interno del Louvre, racconta la collaborazione e l’amicizia tra il direttore del museo Jacques Jaujard e l’ufficiale tedesco Franziskus Wolff-Metternich uniti per salvare i tesori del museo parigino durante l’occupazione nazista. Una riflessione fondamentale sull’arte e sulle radici europee della cultura che non si sottrae anche ad una certa amarezza. Sukorov, del quale sentiamo la voce a più riprese durante lo svolgimento del film, è un grande conoscitore e appassionato di arte che già in Arca Russa (2002) aveva ambientato un film all’interno di un museo: il Palazzo dell’Ermitage di San Pietroburgo.

 

Si parlerà poi di un personaggio importantissimo per l’arte contemporanea come Peggy Guggenheim.

Presenteremo la prima italiana del documentario Peggy Guggenheim: Art Addict (2015) della regista Lisa Immordino Vreeland che incontrerà il pubblico in occasione della proiezione. Il film che sarà distribuito in Italia da Feltrinelli Real Cinema ripercorre attraverso rarissimi documenti audio e video la vita della famosa collezionista. Un evento imperdibile anche in previsione della grande mostra che Palazzo Strozzi ospiterà dal 19 marzo al 24 luglio 2016 in collaborazione con la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York. Fu proprio tra l’altro negli spazi della Strozzina che nel 1949 Peggy Guggenheim decise di mostrare la collezione che poi venne collocata a Venezia

 

Quali strumenti in più fornisce nella fruizione dell’arte nei musei l’approfondimento di questi focus cinematografici?

Il cinema è un mezzo più immediato e quindi aiuta a entrare nell’universo di questi artisti in modo più diretto. Il nostro pubblico è inoltre composto da moltissimi giovani studenti e appassionati che possono integrare i loro studi con materiale che magari non si trova nei manuali. Ma Lo schermo dell’arte è un’opportunità di conoscenza e esplorazione per tutti gli amanti dell’arte.

 

Un appuntamento da non mancare?

Personalmente non posso che suggerire il film Human Mask dell’artista francese Pierre Huyghe che, ispirandosi a un ristorante vicino Tokyo che utilizza scimmie addestrate come camerieri, ha deciso di filmare una di quelle scimmie con indosso una maschera ispirata a quelle del Teatro Noh all’interno di un ristorante vuoto idealmente situato a Fukushima.

Voglio poi ricordare la IV edizione di VISIO European Programme on Artists’ Moving Images curata da Leonardo Bigazzi e rivolto ad artisti under 35 che lavorano con le immagini in movimento, che inaugurerà martedì 17 novembre con una mostra alla Strozzina con i lavori dei 12 artisti partecipanti al workshop.

 

Informazioni su www.schermodellarte.org