di Miriam Lepore e Giulia Tibaldi

Vai in un posto dove poter sentire sapori diversi. Dove gioire di scoperte e di odori. Vai in un posto senza domande. Per non sprecare neanche un giorno. Per non annoiarti neanche un po’.

Andare via non è sempre una sconfitta. Lasciare tutto dietro di sé neanche. Ora io ho lei, lì, e non c’è bisogno che mi dica che è bloccata nel quotidiano, nelle regole sociali, nel lavoro da dodici ore al giorno di cui non vorrebbe parlare quando torna a casa con un cartone di pizza in mano e una birra ghiacciata comprata dal cinese, suo vicino di portone, aperto h24.

E se non bastasse c’ha messo cinquanta minuti a trovare parcheggio perché è un sacco fico vivere in centro, ma porca miseria. E ha sentito due notiziari flash, un conduttore insultare un paio di ascoltatori e alla fine si è messa a cantare nord sud ovest est e forse quel che cerco neanche c’è uooo ooooh, dedicata a Immacolata da Loris su Per un’ora d’amore con Sub-a-si-ooo.
Guilty pleasure. Poi tornerà a casa e metterà su qualche gruppo svedese che si è sciolto dopo il primo demo. Penserà a quanto è fortunato il suo gatto annoiatissimo che guarda fuori dalla finestra da mezz’ora senza che nessuno gli chieda nulla, mentre lei seduta sul divano, gambe incrociate, deve rispondere in maniera adeguata alle domande di lui.
Quando inizi a pensare che vorresti essere un gatto magari vuol dire che devi andartene. Vorrei dirle questo. Che non c’è bisogno di fare troppi ragionamenti, di vagliare opzioni o di discutere possibilità. Se pensi che il tuo gatto abbia una vita migliore della tua, non devi neanche fare le valigie. Apri la porta e al massimo prendi le chiavi della macchina, se proprio non vuoi fartela a piedi. Esci e lascia tutto dietro di te. C’è tempo per recuperare la borsa The Bridge che hai rubato a tua madre a diciotto anni. C’è tempo per prepararti una risposta a tutti quelli che ti diranno che scappare è da codardi e che una persona matura non fa mica così.
Vai in un posto dove poter sentire sapori diversi. Dove gioire di scoperte e di odori. Vai in un posto senza domande. Per non sprecare neanche un giorno. Per non annoiarti neanche un po’.

HUMMUS

Ingredienti:

  • 400gr di ceci già lessati
  • il succo di 1/2 limone
  • 1 spicchio d’aglio schiacciato
  • 1 cucchiaio di tahina
  • 1 cucchiaio di curry
  • 1 cucchiaino di cumino sale,
  • olio extravergine d’oliva, pepe q.b.

Frulliamo i ceci con un po’ d’acqua di cottura. Aggiungiamo tutti gli ingredienti mixando ogni volta fino a raggiungere una consistenza cremosa. Possiamo fare delle varianti, aggiungendo i pomodori secchi e sostituendo a curry e cumino la curcuma, oppure aumentando il succo di limone da 1/2 a uno intero eliminando la tahina e aggiungendo i semi di sesamo tostati.