di tommaso chimenti
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Fioriscono nuovi spazi teatrali a Firenze. È il caso del Teatro del Romito, diretto dall’associazione Contaminazioni Teatrali, che organizza per il terzo anno consecutivo il “Concorso UNO”, nei quattro sabato di marzo, per monologhi brevi. Tra le centinaia richieste di partecipazione per l’edizione 2013 sono stati scelti diciotto pezzi, sei per sera nelle prime tre uscite, ed infine la finalissima con i migliori sei estratti. Si privilegia la scrittura. Premi per i primi due classificati, con una replica ad incasso garantito per la stagione successiva, riconoscimento con volumi della casa editrice Titivillus per il miglior attore o attrice e per la migliore drammaturgia. Una giuria tecnica, composta da giornalisti, direttori artistici ed operatori culturali, e la giuria popolare, con i propri voti decreteranno i passaggi alla fase finale. La giuria di professionisti, allargata per la finale, potrà contare su importanti nomi del teatro toscano ed italiano, a cominciare dall’autore e regista Stefano Massini, Dimitri Milopulos, scenografo e direttore del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino, Laura Croce, regista e direttrice del Teatro Everest del Galluzzo, Gianluca Balestra, direttore del Teatro Cantiere Florida di via Pisana, Patrizia Coletta, direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo, Francesco Tei, giornalista di Rai 3, Enrico Falaschi della Titivillus.
Sabato 2 si scontreranno Caterina Di Matteo di Caserta con “Il mamoto”, la terra che trema vista dagli occhi di una bambina, Martina Macelloni di Pistoia con “Setteezerozero”, la sveglia che suona e la corsa comincia, Marco Tizianel di Padova nel testo di Esther Messina “Raphael”, un pianeta caduto da una lontana galassia che non lo ha mai voluto, Daniela Quaranta di Campobasso con “Occhi blu”, ha preferito essere sbagliata nonostante conoscesse la strada giusta, Gianni Spezzano di Roma in “Patrizio”, pensieri hollywoodiani di un ragazzo destinato alla camorra, infine la russa, ma trapiantata fiorentina, Anna Tereshenko con “Videolettera”, prove di addio in video.
Sabato 9 saliranno sul palco di via del Romito Alice Bachi di livorno con “To be or not to be”, chi è la bestia e chi è la bella a Sarajevo?, Roberta Paolini di Milano nell’intuizione biblica “La moglie di Noè”, il diluvio visto dalla donna sempre nel’ombra, Laura Rossi di Lucca ne “La ballata degli esseri pensanti”, resistenza al deterioramento e un barlume di speranza, Francesco Sgro di Bologna con “Gli occhiali da vista”, giocatore d’azzardo patologico, Gillo Conti Bernini di Prato (attore di Isole Comprese Teatro), in “Quitt”, recitare qualcosa che non esiste, e a chiudere Marta Lunetta dalla scuola del Piccolo di Milano con “Martire” scritto da Alessandra Ventrella, la leggenda di Sant’Agata mescolata alla storia di Rosa.
Ultimo sabato di eliminatorie, il 16, con “5 maggio 2002” di Diego Garzino da Torino, la cronistoria emotiva di un interista di fronte alla disfatta di Lazio-Inter, “Falling apart” di Beatrice Vollaro di Venezia, la caduta di un dito, “Hurya” di Erica Roviello di Caserta, storia di una clandestina, “A cosa stai pensando” di Andrea Bochicchio di Torino, scrivendo d’amore, “Creaturamia” di Marianna Esposito di Milano, non smettere mai di sperare in un lieto fine, “Di là da quella” di Alessandra Tomassini di Modena, uscita dalla Bottega di Gassman, la violenza domestica sulle donne. Il 23 l’attesa finale.
Nell’edizione del 2011 prima si classificò Daniela D’Argenio di Firenze con “Conversazione casuale”, seconda Alessandra Mattei di Brescia con “Lettera di bambola”, lo scorso anno prima fu Giulia Pont di Torino con “Ho finito l’ossitocina”, al secondo posto Dalila Cozzolino di Roma con “L’Italia s’è desta” per la drammaturgia di Rosario Mastrota.
foto di Attilio Zavatta