di giustina terenzi
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Law & Order in italiano con il sottotitolo ‘i due volti della giustizia’ è una serie televisiva americana tra le più longeve e famose prodotte negli ultimi venti anni. Basti pensare che il primo episodio fu trasmesso da NBC il 13 novembre del 1990. Da allora sono state prodotte ben venti stagioni , cinque spin off e tre adattamenti stranieri tra cui ricordiamo ‘Law and Order Criminal Intent Parigi’, ‘Law and Order Uk’ (entrambi trasmessi sul canale digitale Giallo) e addirittura (così narrano le cronache) una versione russa che si ispira direttamente allo spin off americano ‘Law and Order – Unità Vittime Speciali’.
La serie si divide sostanzialmente in due parti: le indagini investigative coordinate da appassionati investigatori della polizia di New York a cui subentrano in un secondo tempo le attività di avvocati e procuratori intenti a fare in modo che l’imputato venga condannato in tribunale. La serie, prodotta da Dick Wolf, mantiene sempre delle caratteristiche standard: la musica di Mike Post (la stessa con minime variazioni, spin off compresi) e una sorta di introduzione orale che varia invece a seconda della serie tv, e che una volta recitata proietta lo spettatore immediatamente sulla scena del crimine. Nella serie tv madre ‘Law and Order’, l’introduzione recitata all’inizio di ogni singolo episodio dice: “Nel sistema penale, lo Stato è rappresentato da due gruppi distinti, eppure di uguale importanza. La polizia, che indaga sul crimine, ed i pubblici ministeri, che perseguono i criminali. Queste sono le loro storie”.
L’universo raccontato da ‘Law And Order’ per più di venti anni, e per lo più nello stato di New York con la sola eccezione dello spin off ambientato a Los Angeles, è stata una vera e propria certezza per gli appassionati del genere crime. Le storie spesso riferite a fatti reali, una regia mai piatta e la scelta azzeccata dei personaggi (su tutti vogliamo ricordare il detective stropicciato e disilluso Lennie Brisco, interpretato dal bravissimo Jerry Orbach) hanno permesso alla serie televisiva di resistere nel palinsesto americano sopravvivendo a prodotti similari e a tratti più innovativi sebbene spesso meno intelligenti, creando una fidelizzazione non comune, con un impasto sapiente di generi, su tutti il poliziesco, il dramma e la forte componente psicologica (molto presente nello spin off Criminal Intent), senza dimenticare l’ingrediente fondamentale ovvero la città di New York. Scandagliata e ‘fotografata’ in ogni suo anfratto, dai quartieri bassi a quelli alti la città di New York viene vissuta così in prima persona dallo spettatore, grazie ad una abbondante selezione di scene girate in esterno, spesso in maniera veloce, diretta, serrata, con pochissime pause di stampo ‘filosofico’ o morale che sono piuttosto destinate alla seconda parte del telefilm, quando dall’azione si passa all’aula giudiziaria e la palla passa agli avvocati e al procuratore generale.
Più che di serial è il caso di parlare di serie (series) nel senso che ogni puntata è autonoma, e si conclude (non necessariamente a buon fine) indipendentemente da quella precedente o successiva , per cui in teoria ogni spettatore può gustare l’episodio senza aver necessariamente seguito dalla prima stagione. Questo spiega perché nel corso degli anni Dick Wolf abbia più volte aggiornato il cast (in genere motivo di fidelizzazione) in quanto il vero protagonista è proprio il caso giudiziario.
Ma un caso a parte è il primo spin off prodotto nel 1999, Law & Order – Unità Vittime Speciali, che ha avuto un successo incredibile, tanto da surclassare la serie ‘madre’. Ancora una volta l’ambientazione è collocata nella Grande Mela, ancora una volta un caso poliziesco violento seguito da una squadra di poliziotti a cui subentra la magistratura nella seconda parte dell’episodio. Ma a differenziare la serie dalle altre è il genere di crimine trattato che in questo caso è a sfondo sessuale . Non è un caso che il reato proposto in ogni puntata sia introdotto dall’incipit “Nel sistema giudiziario statunitense, i reati a sfondo sessuale sono considerati particolarmente esecrabili. A New York opera l’Unità Vittima Speciali, una squadra di detective specializzati che indagano su questi crimini perversi. Ecco le loro storie. “
Dick Wolf ideò la serie ispirandosi all’omicidio realmente avvenuto il 26 agosto 1986 nel cuore di New York, soprannominato dai media The Preppie Murder. Originariamente fu pensato di intitolare lo spin off Law & Order: Sex Crime, ma in un secondo momento si decise di scegliere Specials Victims Unit che rifletteva una unità realmente esistente e operante nella città di New York. A differenza della serie ‘originale’ e degli altri spin off nell’Unita’ Vittime Speciali i personaggi sono ben definiti. La coppia Mariska Hargitay (il detective Olivia Benson) e Cristopher Meloni (il detective Elliott Stabler) scelti dopo un casting serratissimo sono diventati la coppia più amata e pagata del piccolo schermo, con loro Dan Florek (il capitano già visto nelle prime tre stagioni della serie originale I due volti della giustizia), Richard Belzer (nel ruolo di Munch) e il suo collega l’afro americano Odafin Tutuola, interpretato dal rapper Ice T. Ognuno di loro con caratteristiche ben definite, dalla radical dei diritti civili Olivia Benson (che nasconde tra le pieghe del proprio doloroso passato la vera ragione del suo lavoro all’Unità Speciale), al cattolico coscienzioso padre di famiglia Stabler, fino al complottista antigovernativo Munch e l’uomo della strada Tutuola, rappresentano il pretesto per affrontare il caso attraverso chiavi di lettura differenti , dando allo spettatore la possibilità di interrogarsi sulle complessità dei casi trattati di volta in volta. A differenza delle altre serie, il loro punto di vista e la loro emotività non rimangono sullo sfondo ma apportano sfumature diverse alle storie; difficile occuparsi di casi così violenti e passionali senza rimanere invischiati attraverso i propri sentimenti e le proprie ragioni. Ed è forse questa la ragione del vero successo rispetto alla serie originaria, che ha portato negli anni Law And Order Special Unit ad aggiudicarsi un Ascap Award, un Golden Globe, un Image Award e ben 2 Prism Award. Al momento in Italia si è appena conclusa la tredicesima stagione.
Law and Order – I due volti della giustizia ha resistito nel palinsesto americano per oltre 20 anni (e in quello italiano dove fortunatamente continua ad essere replicata) regalandoci negli anni un numero spropositato di guest star, ma purtroppo le ultime fasi, alterne, hanno portato la NBC alla sua cancellazione nel maggio del 2010, tentando la sorte con la messa in onda (purtroppo fallimentare) del quarto spin off, quello girato a Los Angeles.
Una mossa spiazzante, mal sopportata dallo storico produttore e che non ha lasciato agli showrunners la possibilità di scrivere una degna conclusione della serie.
Per gli appassionati del genere al momento si possono seguire le vecchie stagioni di Law and Order, spin off francese ed inglese in chiaro sul canale digitale Giallo.
Glossario:
Spin Off: termine inglese che nel gergo televisivo sta a indicare una serie / fiction costruita a partire da un altro prodotto di fiction.
NBC: acronimo di National Broadcasting Company è un network radiotelevisivo statunitense
Show Runner: termine usato nell’industria televisiva per indicare la persona responsabile delle operazioni quotidiane di una serie tv, ovvero colui che “fa funzionare” la serie.
Guest star: termine inglese per indicare la partecipazione di un attore celebre ad un film o programma televisivo nel ruolo di un personaggio di secondaria importanza. Il termine è molto usato nel mondo televisivo , mentre in campo cinematografico viene utilizzato il termine cameo.