La nuova edizione di Scripta. L’arte a parole, iniziata il 15 ottobre alla libreria Brac, ha come tema i fuochi. Ideata da Pietro Gaglianò e nata nel 2010, Scripta dal 2020 collabora con i Circoli ARCI di Firenze per partire dal centro della città ed espandersi verso gli altri quartieri in una serie di incontri fino al 19 gennaio 2026.
Il titolo di questa edizione è al plurale: Fuochi multipli, di diversa intensità che alimentano, preservano e creano nel presente per il futuro. Sono i fuochi dell’arte che contaminano visioni diverse, fuochi di speranza e di resistenza che si uniscono alle tante voci che hanno popolato le piazze nelle ultime settimane, che hanno sostenuto e sostengono battaglie politiche e sociali.
Il seme dell’inquietudine
Mercoledì 15 ottobre è stato inaugurato il primo appuntamento della rassegna: Il seme dell’inquietudine, mostra di Davide Dormino a cura di Pietro Gaglianò alla libreria Brac. Dormino, artista romano, unisce nella sua ricerca i linguaggi del contemporaneo ai diritti civili e alla libertà di parola. La sua necessità di sottolineare il legame tra arte e politica è evidente e definitiva: «Io considero questo piccolo lavoro un omaggio ai Prometeo contemporanei e terreni che sono i giornalisti nei luoghi di guerra. In questo momento ho avuto remore a fare arte perché per me l’arte è schierata e militante. Ho lavorato su tematiche che mi stanno a cuore. L’arte è comunque una forma di resistenza per educare lo sguardo delle persone.»
La mostra, infatti, è dedicata al titano condannato dagli dei al supplizio di un fegato dilaniato da un’aquila per aver condiviso il fuoco della conoscenza con gli esseri umani. L’opera principale, Ringraziamento a Prometeo, è una scultura ricavata dalla pietra lavica dell’Etna, «è fuoco sepolto», fuoco del pensiero critico che, solidificato, prende la forma di un organo che ricorda dolore e pena. A rendere omaggio a Prometeo, anche una ricetta ispirata ai suoi tormenti del cuoco Sacha Sandri Olmo. Attorno alla scultura ruotano altre opere create e modellate dal fuoco. Pietro Gaglianò sottolinea che «strutture e disegni tendono a ribadire i concetti di Prometeo, una trasmissione di conoscenza, elementi e capacità degli esseri umani di trasmettersi dati e informazioni.» Nel mondo contemporaneo, dove la legge divina è scesa in terra, appannaggio di pochi ingiusti al potere, è legittimo chiedersi se Prometeo non sarebbe stato condannato dagli stessi uomini che ha aiutato: «Prometeo sarebbe stato condannato anche dagli uomini. Chi è eretico e dissidente, chi segue una traiettoria differente per la ricerca della verità è sempre condannato. Il vero nemico è la verità, motivo per il quale vengono assassinati i giornalisti», risponde Dormino. Il seme dell’inquietudine è l’irrequietezza che anima chi non si mantiene fedele alla promessa di obbedienza e all’ordine costituito, anche quando è riconosciuto alla fine della propria pena, come Prometeo. Da Spartaco a Rosa Luxembourg fino alla Sumud Flotilla, l’inquietudine anima rivoluzioni e rivoluzionari di ogni tempo: «Perché dobbiamo dire grazie a Prometeo? Perché è vero che ha trovato la conoscenza ma si è macchiato un crimine moto più grande: aver dato speranza agli uomini.»
I prossimi appuntamenti di Scripta
La rassegna prosegue il 24 ottobre alla Casa del popolo di San Niccolò, importante presidio di cultura sociale in un centro città oppresso dal turismo di massa. Si parlerà di sicurezza in luoghi culturali con la presentazione del libro di Giulia Grechi Disimparare. Politiche, poetiche, immaginazioni altre, dove si affronterà la tematica del disimparare come processo di cura e attenzione reciproca. L’8 novembre al Circolo ARCI fra i lavoratori di Porta al Prato il duo artistico Pantani-Surace presenterà un’installazione e progetti relazionali per collaborare con i frequentatori del circolo: hand to hand, dedicato alla memoria storica collettiva, e, con il coinvolgimento degli artisti Marcela Castaneda Florian e Milo Maricelli, la mostra BANCO A RISTORO dove saranno coinvolti altri dieci artisti per unariflessione su sapori e ricordi legati al cibo. Seguirà la presentazione del volume Crocevia Mediterraneo a cura dell’Equipaggio della Tanimar, un’indagine sulle forme di mobilità e l’abitare dei migranti in transito e le trasformazioni dei governi confinari. Il 22 novembre, al circolo Arci Ex-Fila, si rifletterà sulla consapevolezza del corpo come elemento politico, tra atti di resistenza e coraggio, attraverso il laboratorio di movimento tenuto da Cristina Kristal Rizzo e la presentazione del libro di Annalisa Sacchi Inappropriabili. Relazioni, opere e lotte nelle arti performative in Italia (1959-1979). Il 12 dicembre, il duo Pantani-Surace lancia l’appuntamento Pappa al pomodoro pride, in occasione del finissage della mostra al Circolo di Porta al Prato: una sfida culinaria tra i circoli ARCI fiorentini.
Per ulteriori informazioni:
Scripta. L’arte a parole 2025
Fuochi.
un progetto di Pietro Gaglianò
15 ottobre 2025 – 19 gennaio 2026 – Firenze
15 ottobre Libreria Brac via de’ Vagellai 18/r;
24 ottobre Casa del Popolo di San Niccolò, via San Niccolò 33;
8 novembre Circolo ARCI fra i Lavoratori di Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33;
22 novembre Ex-Fila Via Leto Casini 11;
12 dicembre Circolo ARCI fra i Lavoratori di Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33;
19 gennaio 2026 Libreria Brac via de’ Vagellai 18 r.