di Francesco Cavari
Un antico ritratto del giovane Galileo Galilei, uno svegliatore monastico del Quattrocento e il progetto immersivo in realità virtuale “Galileo VR. La vita, le scoperte, il processo”: sono queste le acquisizioni presentate venerdì 14 febbraio al Museo Galileo. Erano presenti Roberto Ferrari, direttore esecutivo del Museo, e Giovanni Bettarini, assessore alla cultura del Comune di Firenze, che ha dichiarato: “Il museo Galileo sta crescendo e incrementando il suo patrimonio in maniera bella e intelligente. Oggi presentiamo acquisizioni solo apparentemente distanti fra loro: lo svegliatore monastico, il ritratto di Galileo e il visore per un viaggio immersivo nella vita di Galileo. Mettendo insieme queste testimonianze ed esperienze cresce il museo soprattutto nella sua capacità di raccontare e far capire l’esperienza del mondo della scienza e di Galileo in particolare”.
Il Museo Galileo
Situato nel Palazzo Castellani a partire dal 1927, l’Istituto e Museo di Storia della Scienza ha riaperto nel 2010 sotto il nome di “Museo Galileo” dopo una serie di opere di restyling strutturale e di riorganizzazione dell’allestimento, grazie anche al contributo del Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR.
Il percorso principale del Museo si articola su due piani, con nove sale ciascuno, in cui sono esposte le Collezioni Medicea e Lorenese, che illustrano il significativo impatto della corte fiorentina sullo sviluppo della scienza moderna. Al piano terreno, inoltre, sono stati inaugurati nel 2023 ulteriori spazi espositivi estremamente innovativi, che sfruttano il supporto di applicazioni web sviluppate dal Museo e alcune repliche di strumenti galileiani per rendere l’esperienza del visitatore più interattiva.
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ritratto del giovane Galileo Galilei
Il ritratto di Galileo Galilei
Risalente al primo decennio del XVII secolo, il ritratto mostra Galileo all’approssimativa età di 40 anni, quando insegnava all’Università di Pisa, e costituisce una delle raffigurazioni più antiche dello scienziato tra quelle a noi pervenute. L’iscrizione visibile in alto (“Galileus Gal: Novor. | orbium repertor”) sarebbe stata aggiunta in seguito alla composizione del dipinto.
Realizzato probabilmente su richiesta di amici o corrispondenti galileiani, il quadro è attribuito a Santi di Tito, anche se l’esclusività della paternità è tutt’altro che certa. È stato infatti ipotizzato che a completare il ritratto sia stato proprio il figlio del pittore, Tiberio Titi, che dopotutto avrebbe portato a termine anche molti altri quadri lasciati incompiuti alla morte di Santi di Tito.
L’attenzione al dato naturalistico, evidente dalla resa realistica della veste e dell’espressività del volto, mettono l’opera in linea con la cultura figurativa fiorentina dell’epoca, benché sia innegabile l’influenza della maniera veneta-emiliana. Il quadro è esposto nel percorso permanente del Museo, più precisamente nella sala VII, “Il nuovo mondo di Galileo”.
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Lo svegliatore monastico
Lo svegliatore monastico
Databile tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, questo svegliatore è considerato il più antico esemplare integro di orologio meccanico, un’unicità nel suo genere. Ne attestano l’impressionante antichità le cifre gotiche sul quadrante girevole, la cui funzione non è tanto quella di indicare l’ora, quanto di svincolare il dispositivo della sveglia. Il complesso meccanismo dell’orologio, dotato di una corona freni o corona di moderazione, è testimonianza della raffinata e avanzata tecnica orologiera medievale. Esposto nel 1953 al Science Museum di Londra e donato oggi al Museo Galileo dalla figlia di Gian Carlo Del Vecchio, noto collezionista di orologi antichi, lo svegliatore monastico sarà aggiunto prossimamente al percorso museale, nella sala al piano terreno dedicata agli orologi meccanici dell’antichità.
Galileo VR. La vita, le scoperte, il processo
Realizzato in collaborazione con VIS – Virtual Immersions in Science, spinoff della Scuola Normale Superiore di Pisa, questo innovativo progetto si propone l’obiettivo di immergere i visitatori nella vita di Galileo Galilei, dalle sue rivoluzionarie scoperte scientifiche fino al processo e alla condanna che ne seguì, attraverso un video in realtà virtuale fruibile con visori VR stand-alone. Voce narrante di questo viaggio è Galileo stesso, le cui parole sono ispirate direttamente dagli scritti dello scienziato. Entro la primavera 2025 alcune postazioni saranno installate nella sala VII del Museo, dove i visitatori potranno fruire dell’esperienza in nove lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, cinese, russo, giapponese e arabo). Sarà inoltre realizzata una versione 2D per il consumo su schermo.
Informazioni utili
Museo Galileo, Piazza dei Giudici 1, Firenze
Orari di apertura: martedì, 9:30 – 13:00; lunedì e dal mercoledì alla domenica: 09:30 – 18:00
Ingresso: intero €13, ridotto €7
Per l’acquisto dei biglietti online, con costo aggiuntivo di €1: https://biglietteria.museogalileo.it/
Telefono: +39055265311
https://www.instagram.com/museogalileo/