di Alessia Di Giosio
Un luogo in cui passato, presente e futuro si incontrano. Inaugurata il 21 novembre, Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari è la mostra curata da Giangavino Pazzola e Monica Poggi, in esposizione al MAD Murate Art District fino al 25 gennaio 2025. Frutto di un progetto promosso da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e Fondazione Alinari per la Fotografia, la mostra presenta opere inedite di giovani artiste e artisti che arricchiranno gli Archivi Alinari, patrimonio fotografico diventato pubblico grazie all’acquisizione della Regione Toscana.
Con Nuova Generazione, la Fondazione Alinari partecipa per la prima volta a un progetto di committenza, occasione unica per sottolineare la vitalità dell’archivio nato a Firenze nell’Ottocento, ma ancora capace di evolvere e accogliere i nuovi linguaggi contemporanei. L’iniziativa, vincitrice del bando Strategia Fotografia 2022 a sostegno della ricerca sui linguaggi contemporanei, la produzione artistica e le eccellenze fotografiche italiane, è promossa da Regione Toscana, Comune di Firenze e MAD – Fondazione MUS.E, con il contributo di Fondazione CR Firenze.
I progetti in esposizione
I quattro artisti coinvolti sono Leonardo Magrelli, Silvia Rosi, Giovanna Petrocchi e Matteo de Mayda, e le loro opere entreranno ufficialmente a far parte delle collezioni della Fondazione Alinari. I progetti esplorano una serie di riflessioni legate all’archivio, come il rapporto tra verità e finzione, natura del documento, decolonizzazione e decostruzione degli immaginari della conoscenza. «La mostra mette in rapporto storia e attualità della fotografia, che sta passando indenne molte delle rivoluzioni del digitale mantenendo la sua identità», sostiene l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini. Dallo studio del giacimento fotografico Alinari, infatti, ognuno degli autori ha sviluppato un progetto inedito in grado di far dialogare passato e presente. L’allestimento racconta genesi ed elaborazione delle opere attraverso installazioni ambientali in quattro diversi spazi, proponendo una riflessione sul processo creativo che ha portato alla realizzazione dei progetti.
57 giorni di immagini di Leonardo Magrelli
L’artista, partendo dai meccanismi della catalogazione, ha decontestualizzato e reinquadrato alcune foto presenti sul portale di Fondazione Alinari, che hanno così assunto nuovi e differenti significati. I tagli ravvicinati delle immagini e le didascalie allontanate dai rispettivi scatti creano un senso di sospensione e incompiutezza nello spettatore, che sarà stimolato a dare una propria lettura di ciò che vede.
Protektorat di Silvia Rosi
Silvia Rosi ha esplorato i materiali raccolti nell’Archivio Nazionale di Lomé, in Togo, ponendo particolare attenzione sulla fallibilità della traduzione dei documenti d’archivio e sull’urgenza di ricostruire una memoria familiare a seguito della diaspora africana. La sua indagine riflette un’identità negata dalla storia ufficiale e dimostra come alcuni elementi attribuiti alla cultura del luogo, siano in realtà simboli di dominazione.
Archivio di G. di Giovanna Petrocchi
Il progetto nasce dal connubio tra alcune fotografie appartenenti al fondo Giuseppe Wulz presenti negli Archivi Alinari e altri materiali provenienti da altri archivi d’arte accessibili sul web. L’artista dà vita a un mondo frequentato da personaggi insoliti, fornendo una classificazione immaginaria di Flora e Fauna, Macchinari e Scrittura, con una riflessione sul potenziale estetico, atemporale e non neutrale degli archivi.
Una barena intera di Matteo de Mayda
Le ‘barene’ sono uno degli ambienti più caratteristici dell’ecosistema veneziano e svolgono funzioni fondamentali per l’equilibrio lagunare. Con il suo progetto, de Mayda va oltre alle mete predilette dai tour dei secoli passati e dal turismo di massa odierno, per raccontare una Venezia fragile e popolata da diverse specie di uccelli acquatici, la cui sopravvivenza è messa a rischio dall’azione umana. Le sue opere portano a meditare sul futuro delle terre che abitiamo.
Tre incontri che accompagneranno la mostra
In parallelo alla mostra, MAD Murate Art District ospiterà tre appuntamenti tra novembre e gennaio. Il primo, giovedì 28 novembre alle ore 17:30, vede in programma un talk con il presidente della Fondazione Alinari Giorgio van Straten dal titolo “Alinari, un archivio contemporaneo”. Sabato 28 dicembre, poi, dalle 15:30 alle 18:30 si terrà il laboratorio “Quando la fotografia si faceva in piazza”, per bambini dagli 8 ai 12 anni, volto a raccontare alcuni aspetti della storia e della tecnica della fotografia analogica e, soprattutto, quelli della fotografia ambulante. L’ultimo appuntamento di sabato 11 gennaio (dalle 15 alle 18:30) riguarda sempre un laboratorio, intitolato “Fotocollage di nuova generazione”, dedicato a ragazzi dai 10 i 15 anni. L’incontro verterà sulle tecniche del collage, con un momento pratico in cui verranno create immagini irreali e fotofantasie.
NUOVA GENERAZIONE. SGUARDI CONTEMPORANEI SUGLI ARCHIVI ALINARI
MAD Murate Art District
dal 21 novembre 2024 al 25 gennaio 2025
Per maggiori informazioni:
Sito web https://www.murateartdistrict.it/nuova-generazione-sguardi-contemporanei-sugli-archivi-alinari/
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Crediti fotografici: Alisa Martynova, Matteo de Mayda