Si tiene negli spazi della RFK International House for Human Rights dal 24 Marzo al 15 Aprile la mostra intitolataEnduring Freedom, una riflessione sul conflitto afgano espressa in chiave pittorica dai due artisti fiorentini Gianluca Braccini e Jonathan Soliman Awadalla.

Il progetto nasce in risposta al caotico ritiro americano dall’Afghanistan nell’Agosto scorso, il quale ha fatto rimpiombare un popolo già afflitto dalla guerra (maledetta parola che troppe volte sentiamo ripetere come un mantra ai telegiornali) nel sanguinario governo dei Talebani. I due giovani artisti hanno ripercorso gli eventi drammatici ritraendo su 65 tele alcune delle foto più famose del conflitto, tramite una tecnica che potremmo definire “fotopitturare”. Il risultato è un’eccellente interpretazione artistica degli sterili prodotti di cui si nutre la Guerra: morte, distruzione e macerie.

Lo stesso titolo, “Enduring Freedom”, invita lo spettatore a riflettere sul concetto della libertà (in italiano il nome della mostra si traduce “Libertà Duratura”), riprendendo il nome dell’operazione militare USA in Afghanistan dopo la tragica giornata dell’11 Settembre 2001. Osservare i quadri fa infatti domandare: “Libertà persistente sì, ma per chi?”.

Durante la durata dell’esposizione sarà possibile partecipare ad un’asta online per poter acquistare le opere; tutto il ricavato sarà devoluto tramite la raccolta fondi dell’Università degli Studi di Firenze a favore della popolazione afghana.

Per ulteriori informazioni sull’asta, visitare il sito: http://www.enduringfreedom.it/aste/