di Deborah Nichele
Quest’anno l’edizione Best in Travel redatta da Lonely Planet merita davvero di essere letta. Addio alle categorie di Paesi, Città e Regioni, per il 2021 ad essere premiati sono persone e luoghi che hanno dato un contributo significativo al modo di viaggiare. I criteri scelti sono tre: Sostenibilità, Comunità e Diversità, dei concetti che con il turismo non hanno mai avuto molto a che fare.
Come spiega Luis Cabrera, Presidente e CEO dell’azienda,
“In quest’anno in cui il nostro mondo si è fermato, ci siamo guardati allo specchio per riflettere su quale sia il modo migliore di incoraggiare i nostri lettori a viaggiare in modo responsabile e a diventare fautori di un cambiamento positivo. E ci siamo resi conto che per riconsiderare i viaggi post 2020 dobbiamo prima di tutto reinventare noi stessi. Per questo motivo abbiamo aggiornato le nostre pratiche editoriali in modo da dare maggiore risalto a voci locali ed eterogenee”.
30 sono i vincitori, e tra questi c’è anche Firenze, unica meta italiana sul podio. Nell’ambito Sostenibilità, infatti, Lonely Planet segnala Le vie di Dante, proponendolo come uno dei migliori esempi di slow travel. Partendo dalla tomba del creatore della Divina Commedia, a Ravenna, il cammino si snoda lungo 395 km passando dall’Emilia Romagna per approdare in Toscana, raggiungendo la sua casa natale a Firenze.
Un cammino sicuramente da fare almeno una volta nella vita, sia come italiani che come visitatori. Se l’idea è ripensare il concetto di turismo, questa scarpinata è un buon inizio. Se poi, una volta arrivati a Firenze, le gambe reggono ancora, un’altra buona idea è andare a conoscere Georgette Jupe, vincitrice per la categoria Comunità grazie al suo blog “Girl in Florence”. Toscana-texana, Georgette vive a Firenze da ormai 13 anni, e ci mostra la città attraverso gli occhi di artisti e artigiani locali, negozi indipendenti e residenti stranieri. Non solo il Duomo, insomma, ma anche consigli pratici sulla città, ristoranti e bar, trasporti e molto altro.