Mattoncini per la creatività
di Elena Janniello
Se si dice LEGO si pensa a un giocattolo, qualcosa per bambini: plastica colorata per divertirsi e passare il tempo. In realtà, dalla loro nascita i LEGO hanno avuto uno sviluppo incredibile e alcuni creativi hanno capito che quei mattoncini avevano un potenziale artistico notevole.
Fra i primi, lo street artist Jan Vormann. Nato a Bamberga nel 1983 e formatosi tra Berlino e San Pietroburgo, è l’ideatore di Dispatchwork, il suo grande progetto artistico: girando per il mondo, va alla ricerca di fessure e crepe tra i muri esterni degli edifici e dei monumenti, e cerca di sigillarle e ricostruirle grazie a tanti mattoncini LEGO. Il nome del progetto deriva dall’unione delle due parole: desperatee patchwork, che sta per “rattoppo disperato”.
Impossibile non pensare anche ad Ai Weiwei, il dissidente artista cinese che nel 2014 realizza una maxi installazione con i 1,2 milioni di mattoncini LEGO® ritraendo i ritratti di 176 perseguitati politici (da Mandela a Snowden, da Galileo a Dante). La sua opera fece scalpore tra i vari media perché quando l’artista chiese alla LEGO altri mattoncini per “aggiornare” l’opera, la compagnia danese vietò la fornitura in quanto contraria all’uso del prodotto per motivi politici. Ai Weiwei allora, citando Duchamp, pubblica su Instagram una foto con i mattoncini LEGO® buttati in un WC. Si alza un polverone tale che la LEGO® deve fare marcia indietro e rinunciare al divieto.
Dall’arte ai social. Sergio Lipari, fiorentino classe ‘77, industrial designer di formazione, appassionato di LEGO dalla nascita, nel 2009 ha creato un progetto intitolato Romance is not a game: fotografa una coppia di minifigure LEGO, come fossero persone vere che si amano alla follia; Sergio scatta le foto direttamente col suo smartphone e le carica sul suo profilo Instagram. Come lui stesso dice, questo progetto è il suo “modo per ricordare che dentro ogni adulto c’è sempre un bambino ed è da bambini che impariamo ad amare”.
Sempre di Firenze è Maria Sole Cecchi e questa volta facciamo una capatina nel mondo della moda: Maria Sole, che ha la sua piccola e graziosa boutique in Via Tornabuoni 6 a Firenze, non sfigura in mezzo alle grandi Firme. Con Les petit joueurs propone borse, clutch, portafogli con applicazioni con i LEGO: tutto molto chic, per un pubblico femminile giovane ma di gusto.
LEGO® Serious Play infine è un metodo utilizzato dalle grandi aziende per facilitare processi di comunicazione e strategia: l’obiettivo è favorire il pensiero creativo attraverso attività di team building basate sull’utilizzo di mattoncini.
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Brick in Florence Festival
di Martina Vincenzoni
“Questo non è un giocattolo”: una didascalia di memoria surrealista accompagna l’immagine di un mattoncino LEGO sul manifesto del Brick in Florence Festival, che torna a Firenze anche quest’anno dopo il successo dell’edizione 2017 (oltre 12.000 visitatori).
Il sottotitolo richiama invece “The LEGO Movie”del 2014: “è un sistema altamente sofisticato di mattoncini ad incastro”. Dedicato agli appassionati dei mattoncini LEGO e organizzato da Toscana Bricks (il LEGO® Users Group locale), l’evento si svolgerà all’Obihall da venerdì 9 a domenica 11 novembre e porterà a Firenze una varietà di opere realizzate dai migliori master builder italiani, oltre a quelle di ospiti stranieri.
Decine di AFOL (Adult Fan of LEGO®) metteranno in mostra le loro creazioni personali, molte delle quali inedite, e saranno a disposizione del pubblico per parlare di tecniche costruttive e svelare i segreti delle proprie opere.
Inoltre, i visitatori potranno partecipare alla costruzione di un grande mosaico composto da decine di migliaia di mattoncini colorati, approfondire la storia del marchio, conoscere altri appassionati, acquistare set e prodotti fuori catalogo.
A dispetto dell’ironico sottotitolo la manifestazione è pensata per grandi e piccini: una grande area di gioco libero, con oltre 150 kg di mattoncini LEGO, permetterà a chiunque di dar spazio alla fantasia.
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Bricks in Florence Festival
9-11 novembre 2018
Obihall
www.toscanabricks.it
copertina di Luchadora