Sabato 11 ottobre 2025, alle ore 17:00, la Biblioteca Lazzerini di Prato ospiterà la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione del Premio Prato Poesia – Nicola Fini, appuntamento ormai imprescindibile per chi ama la poesia e la cultura contemporanea.

L’edizione di quest’anno è idealmente dedicata al poeta palestinese Refaat Alareer (1979–2023), ucciso a Gaza, autore di versi diventati simbolo di resistenza: Se devo morire, tu devi vivere per raccontare la mia storia . Parole che incarnano la forza della poesia nei tempi più bui, ma anche la sua funzione più pura: quella di dare voce, di tramandare, di ricordare.

Un premio nato da un gesto d’amore

Il Premio Prato Poesia nasce dal desiderio di Giulia Vinditti Fini di rendere omaggio al figlio Nicola Fini, medico e poeta. È da questo gesto privato, semplice e potentissimo, che è nata una manifestazione oggi capace di unire scrittori, lettori e appassionati da tutta Italia.

L’obiettivo del premio è quello di sostenere la poesia edita in lingua italiana, ma anche di riaffermare Prato come città profondamente legata alla cultura letteraria. Negli anni, il concorso ha saputo crescere senza perdere intimità e autenticità: l’edizione 2025 ha raccolto oltre settanta opere, a testimonianza di quanto la poesia continui a essere un linguaggio vitale, in dialogo con il presente.

Le voci finaliste del 2025

Sono dieci i poeti e le poetesse che quest’anno raggiungono la finale: Vincenzo Corraro, Valentina Demuro, Danila Di Croce, Mauro Ferrari, Danila Giancipoli, Manuel Lantignotti, Ugo Mauthe, Marco Onofrio, Fabio Angelo Pusterla e Mariagiorgia Ulbar. Le loro opere attraversano temi e toni diversi — dall’introspezione alla natura, dalla memoria alla perdita — restituendo un panorama vibrante della poesia italiana contemporanea.

La giuria, composta da Giovanni Nuti, Simone Lisi, Valeria Caliandro, Serena Magnini e Lamberto Scali, annuncerà i vincitori durante la cerimonia. Due i riconoscimenti in palio: il Premio Primo Classificato, del valore di seicento euro, e il Premio Speciale Giulia Vinditti, di quattrocento euro, assegnato all’opera che meglio incarni i valori della cultura classica e dell’insegnamento.

La poesia che si fa memoria

Tutte le opere finaliste entreranno a far parte del fondo bibliotecario dedicato al Premio presso la Lazzerini, che conserva i testi selezionati in tutte le edizioni precedenti. Un archivio prezioso, che cresce di anno in anno e custodisce le voci e le storie che attraversano il nostro tempo.

Durante la premiazione, l’attore Francesco Rotelli interpreterà alcuni brani tratti dalle opere vincitrici, offrendo un momento di lettura condivisa, aperto a tutti e a ingresso gratuito. Sarà l’occasione per ascoltare la poesia nel suo elemento più autentico: la voce umana.

Una città che ascolta

Organizzato dal Comitato Premio Prato Poesia con il patrocinio del Comune di Prato e della Biblioteca Lazzerini, e con il contributo della Fondazione Santa Rita e dell’Arciconfraternita della Misericordia di Prato, il premio si conferma come un appuntamento atteso e sentito.

Più che un concorso, è un incontro: un luogo dove la parola poetica continua a unire, a curare, a illuminare. Perché, come ricorda Alareer nei suoi versi, raccontare la vita — anche attraverso la poesia — è un modo per resistere e per restare.