Andrea Ticonosco è titolare dell’enoteca l’Angolo del Vino, sommelier e ultrà viola. E sin dalle sue prime parole si comprende quanto la manifestazione Wine Weekend (sabato 10 e domenica 11 maggio scorsi), non sia un evento rivolto esclusivamente agli addetti di settore: “tutto è nato da una cena con amici nel 2022, dalla voglia di stare insieme e molte passioni in comune”.

Vini e amicizie selezionati

Tra queste passioni spicca, oltre a quella per il calcio, quella per il vino. “Seleziono i produttori secondo il mio gusto personale, principalmente orientandomi all’eleganza, alla mineralità e alla sapidità che hanno in particolare certi bianchi”. Tuttavia non è la qualità, per quanto molto alta, l’aspetto di maggior risalto; che merita più di altri una partecipazione e un giro di assaggi e anche l’attenzione di questa testata. “Ci è sempre interessato tantissimo l’aspetto aggregativo e sociale, la dimensione di gruppo e lo spirito di squadra, rispetto al profitto”. Questo si estende ai visitatori e agli espositori, creando un clima disteso, pur nella garanzia di professionalità, grazie a piccoli e meno piccoli accorgimenti tecnici ed estetici che negli anni si sono affinati.

La migliore aggiunta è la sottrazione?

Forse è per questo che mentre “ormai dappertutto si organizza almeno un evento l’anno legato al vino o al bere, non sempre di successo”, Wine Weekend resiste e continua a crescere anche alla sesta edizione: “L’edizione dello scorso weekend ha presentato 68 cantine e sono state vendute circa 1900 bottiglie”. Ecco, ma chi viene ad assaggiare e chi acquista? “Ci piace star bene e far star bene chi viene. Il nostro è un evento per tutta la comunità, non solo per i winelover e gli adetti, che vuole unire al bere anche altro. Durante la prossima edizione organizzeremo dei concerti”. La location è certo un fattore strategico: “sì, la vicinanza alla fermata della tramvia e la possibilità di svolgere la manifestazione all’interno del Castello e nel Parco dell’Acciaiolo è un elemento molto importante, che ci dà anche modo di prendere l’organizzazione con la massima serenità, il massimo entusiasmo e anche una certa comodità, visto che tutti noi siamo di Scandicci e tutto quello che ci serve, dal vino all’allestimento, è qua, disseminato tra la mia enoteca, garage e cantine di amici e parenti. Si può venire a piedi e da Firenze è raggiungibile con poche fermate senza che occorra guidare. Stiamo perciò cercando di interloquire più possibile con l’amministrazione e abbiamo declinato diverse proposte esterne, non vorremmo spostarci altrove”.

Professionali, ma non troppo

Tornando però a parlare dello staff, un gruppo di amici che per quanto di lunga data, resta mediamente molto giovane, che ha consolidato una certa professionalità, senza trascurare o dimenticare la goliardia e la partecipazione degli esordi. “siamo essenzialmente volontari, amici che mettiamo in agenda la Wine Weekend perché è l’occasione per condividere un progetto comune e passare assieme una settimana.” Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. “Avevamo qualche preoccupazione per il maltempo e il fatto che la quantità di eventi di settore fossero un rischio. Ma ci siamo tolti una bella soddisfazione”. Qualche anticipazione sui prossimi eventi? “Un evento legato alla birra e la partecipazione di produttori di prestigio internazionale”.

Come ogni progetto (e ogni gruppo di lavoro che lo segue) ci saranno senz’altro luci e ombre, questo è il bilancio che lasciamo ai più esperti. Ma così come spesso la serietà non può prescindere dal gioco, così la responsabilità nel consumo di alcol non può prescindere da un approccio consapevole, colloquiale e trasversale.

Info: www.wineweekend.it
IG
@wineweekend_