La Chute Dischi festeggia la sua decima uscita con “Φolk Noir”, il nuovo concept album dei Demon Agios, progetto del musicista cretese Xenofòn Ritsopoulos che unisce il Mediterraneo e la lingua greca con sonorità più ruvide di matrice anglosassone. Ritsopoulos (chitarra/voce), insieme ad Alessandro Geri (contrabbasso) e Aldo Viti (batteria/percussioni), venerdì 7 febbraio presenterà il nuovo lavoro sul palco del Circolo Arci Progresso. In attesa del live, ne abbiamo parlato con Xenofòn. 

A prescindere dalla lingua, la vostra musica è un crocevia di stili e culture. Come la descriveresti?

È un viaggio introspettivo per trovare la forza di cambiare comportamenti e reagire in modo positivo alle difficoltà che incontriamo in questo tempo limitato, il regalo che abbiamo ricevuto quando siamo nati.

Cosa è nascosto dietro al concept dell’album?

“Φolk Noir” è il confine emotivo di “eudemonia”, da cui la band prende nome, l’ augurio degli antichi greci ad avere un Demone dalla propria parte per essere protetti e sicuri nei momenti più duri della vita, per passare dal buio alla luce. Quattro stati d’animo: Fede, Resilienza, Azione e Restituzione. Le fasi per trasformare una perdita o una sconfitta in un nuovo inizio.

 

La tua vita è un ponte tra Firenze e Creta. Cosa porteresti qui dalla tua stupenda isola?

Porterei l’odore del mare, il suono del vento di agosto – “meltemi” – che trasforma le sofferenze in sollievo.

Porterei l’atmosfera dei “glenti”, le feste tra amici e sconosciuti, la condivisione delle piccole cose quotidiane per riscoprire il gusto di sorprendersi ed entusiasmarsi ogni momento, sentirsi Dio in terra. La parola entusiasmo (ενθουσιασμός : entusiasmòs) proviene da en (dentro) e thio (Dio), che significa portare il divino dentro di se…

Com’è nata la collaborazione con gli amici de La Chute Dischi?

Sono finito per caso al Circolo Arci Progresso una sera del 2015 per vedere un concerto.

Parlando con Giovanni Misuri, uno dei fondatori dell’associazione La Chute, ho scoperto che lui era venuto a casa mia quando ero studente a Firenze, 30 anni fa. Poi ho incontrato Ivo Minuti della Chute Dischi, che conoscevo dall’epoca dello storico locale KGB (ex Liquid) in Borgo Albizi. Ho riscoperto attraverso questo incontro di essere parte della gente di questa città che mi ha formato per diventare quello che sono oggi.

È stato Ivo a insistere per farmi cantare in greco e liberare una parte di me sconosciuta. Insieme a lui ho riscoperto altri amici di vecchia data e ne ho conosciuti di nuovi: Federico Coppola, il produttore dell’album, Massimiliano Larocca e Duccio Tebaldi, il “padrino” dell’album che alla domanda “che genere di musica fa Xenofòn?” ha risposto, dopo aver pensato un po’, “un… Folk Noir”.

Cosa succederà sul palco del Progresso?

Il palco del Progresso ha un’energia particolare che nasconde tra le assi di legno. La sfida per noi Demon Agios è liberarla e farla scendere in sala fino ad arrivare dentro di voi. Se succede questa magia, ognuno di voi seduto di fronte a noi diventerà uno “specchio di energia”. Con uno sguardo, un sorriso o un applauso, voi ci restituite quella energia e noi saremo in grado di continuare a suonare.

Per stimolare l’interazione, insieme a noi Demon Agios ci sarà anche uno spettacolo audiovisivo con immagini e suoni fuori campo per trasportarvi nella sesta dimensione…quella dell’entusiasmo!

 

DEMON AGIOS live
7 febbraio 2025 – Circolo Arci Progresso
Via Vittorio Emanuele II 135, Firenze

ingresso 10 euro / riservato soci arci
prenotazioni: [email protected] – 339.8615225 333.7662434

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