Rimarrà allestito fino al prossimo 30 novembre, presso la Galleria ME Vannucci di Pistoia, A due #3, il terzo capitolo della serie di dialoghi e incontri dal titolo A due di Antonello Ghezzi. Nadia Antonello e Paolo Ghezzi, uniti dal 2009 nel collettivo Antonello Ghezzi, riponendo nel dialogo continuo il loro modus operandi, tentano in questa serie, una connessione tra gli artisti della galleria e delle figure scelte da loro o individuate per affinità elettive. In questo terzo appuntamento hanno scelto di indagare, il tema della felicità, ponendosi la domanda: “Abbiamo il dovere di essere felici?”.Questa volta il dialogo, restituito sotto forma di testo, è avvenuto con Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte a Firenze.
Il cammino verso la felicità
Si parte dalla descrizione della felicità che Seneca affronta nel suo saggio De Vita Beata (Sulla felicità) in cui questa è presentata come una condizione interna e non dipendente dalle circostanze esterne. La felicità descritta da Seneca è come una sorta di cammino che consiste nella presa di coscienza, in primis, dei propri desideri e poi di quanto effettivamente il percorso imboccato, se quello giusto, faccia progressi. Il cammino verso la felicità sul quale ci portano Antonello Ghezzi è un percorso costituito da opere quasi tutte inedite e pensate per questo viaggio.
L’installazione Direzioni (2024) composta da cinque impianti semaforici, mostra una serie di frecce colorate che indicano direzioni diverse, persino opposte, rimandando all’idea del caos odierno che suggerisce un’idea di depistaggio verso la felicità. Mentre la grande vela dipinta e mossa da un vento leggero dell’opera Seconda navigazione (2024) riprende il termine coniato da Platone per descrivere l’esperienza di conoscenza verso la verità che rende liberi e felici.
Si giunge poi davanti alle piccole mappe di cieli incise su carta, che riproducono scientificamente le mappe delle stelle del 21 marzo 58 su Roma (anno del De Vita Beata di Seneca), del 21 marzo 300 a.C. su Atene (in riferimento alla data della Lettera a Meneceo di Epicuro, nota anche come Lettera sulla felicità) e del 21 marzo 399 a.C. su Atene (in memoria del processo a Socrate). Antonello Ghezzi sembrano volerci dire che la via verso la felicità possiamo trovarla guardando il cielo, punto di partenza per provare a sentirci uniti col resto del pianeta: la piccola porzione di cielo che ci è concessa di vedere, con i suo colori variabili, a seconda dell’ora, della posizione, delle nuvole, dell’inquinamento, è solo uno spicchio della vastità che unisce le persone sul pianeta ma è anche l’unico “mezzo” che abbiamo per sentirci connessi e parte di un unico sistema.
Gli Antonello Ghezzi
Nadia Antonello (Cittadella, 1985) e Paolo Ghezzi (Bologna, 1980) si formano all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 2009 fondano il duo artistico Antonello Ghezzi. La loro ricerca si focalizza sulla leggerezza e la magia tentando di rendere tangibili le favole. Le loro installazioni, come le performance, fanno parte di numerose collezioni private e sono state presentate in contesti italiani ed internazionali, tra i quali l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, l’Ambasciata Italiana ad Atene, il Wayfarers di Brooklyn a New York, il Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2022 vincono il PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la loro bandiera raffigurante la Via Lattea viene acquisita dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio di Valsamoggia (BO). Nel 2023 il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia dedica al duo la prima mostra antologica in un museo italiano: Terra Cielo Iperuranio.
Padre Bernardo Gianni
Al secolo Francesco Gianni, nato a Firenze nel 1968, diviene priore nel 2009 e abate nel 2015, dopo un percorso di noviziato presso i monaci benedettini olivetani e l’ordinazione sacerdotale. Con lui inizia il rinnovamento della comunità monastica, l’apertura verso la città, l’accoglienza di tante persone. Padre Bernardo, oltre che uomo di cultura e di profonda spiritualità, è anche un monaco social, molto seguito sui principali network.
Informazioni utili
La mostra è visitabile fino al 30 novembre dal mercoledì al venerdì coi seguenti orari 17:00 -19:30; il sabato dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 19:30.
Oppure su appuntamento chiamando i numeri +39 0573 20066 +39 335 6745185