I volti del centro storico di Firenze sono molteplici, come dimostra il dibattito in corso sia sul tessuto urbano che sulle problematiche recenti. Tuttavia, esistono realtà ai margini geografici, come il quartiere storico di San Jacopino, che risultano essere vivaci, funzionali e fungono da polmone per le comunità che vi risiedono. Un esempio di questa vitalità è l’associazione 4 Quarti, che non si limita a essere solo un laboratorio musicale, ma si configura come un polo di arte e attività socioculturali.
Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Lucia Sargenti, fondatrice insieme a Samuele Bucelli di questa associazione. “4 Quarti è nato nel 2016 come spazio condiviso tra artigiani e artisti. Inizialmente, la nostra scelta non era orientata verso San Jacopino, ma una volta vista la sede attuale, non abbiamo avuto dubbi. Tutto è avvenuto rapidamente, con un’aggregazione e un affetto da parte dei residenti che hanno reso tutto questo magico”.
4 Quarti ha stretti legami con le istituzioni, come il Quartiere 1, che ha concesso il patrocinio per alcune attività divulgative, con l’Associazione Giardino di San Jacopino e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. “A livello sociale, mancano punti di aggregazione nella zona, e noi, unendo laboratori musicali, mostre e incontri, ci siamo proposti di diventarlo, con successo”, prosegue Lucia. “Non ci sono gerarchie rigide; tutti i docenti collaborano allo stesso livello per garantire una migliore fruizione del progetto. Un esempio di ciò è l’iniziativa di questa estate, dove residenti e immigrati si sono uniti per una drum circle”.
Quindi, 4 Quarti non è solo una scuola di musica, un coro o un laboratorio di musica d’insieme funzionanti. Si configura piuttosto come un vero e proprio modello sociale e, perché no, politico, nella prospettiva di immaginare la Firenze del futuro.