In occasione del 400º anniversario del “Saggiatore” di Galileo Galilei, la mostra “Splendori Celesti” a Firenze, aperta dal 16 dicembre al 17 marzo 2024, esplora la rivoluzione galileiana e il futuro della ricerca astronomica. L’evento, ospitato nell’ex dormitorio di Santa Maria Novella, offre una straordinaria esperienza di immersione nelle scoperte di Galileo e nelle nuove frontiere della scienza astronoma.
La mostra, ideata dal Museo Galileo in collaborazione con l’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) e prodotta con Opera Laboratori, sottolinea l’importanza del “Saggiatore” nel plasmare il concetto moderno di scienza basato sull’osservazione e sperimentazione. Attraverso proiezioni immersive del noto studio camerAnebbia, i visitatori possono rivivere le osservazioni telescopiche di Galileo, aprendo una finestra sulle meraviglie celesti che hanno cambiato la nostra comprensione dell’universo.
L’EGO contribuisce alla mostra con una sala dedicata alle frontiere e al futuro della ricerca astronomica, mettendo in risalto l’importanza dell’interferometro Virgo nel rivelare le onde gravitazionali, evento previsto da Albert Einstein nel 1915 e registrato per la prima volta nel 2015.
Le sezioni della mostra
Il percorso espositivo si snoda attraverso sei sezioni: “Novità Celesti,” “Le Comete,” “Il Saggiatore: un Discorso sul Metodo,” “I Sistemi del Mondo,” “Oltre il Visibile: l’Esplorazione dello Spazio Profondo,” e “Il Cielo come Opera d’Arte.” Quest’ultima sezione presenta opere di artisti contemporanei che trasformano l’osservazione del cielo in esperienze estetiche.
La mostra, patrocinata dal Comune di Firenze e sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Unicoop Firenze, chiuderà con un ciclo di conferenze divulgative organizzato in collaborazione con il Comune di Firenze, approfondendo ulteriormente i temi trattati. Per ulteriori dettagli sugli eventi e le esposizioni, si può consultare il sito web del Museo Galileo.
Secondo il direttore del Museo Galileo Roberto Ferrari la mostra rappresenta una grade occasione di divulgazione scientifica e di promozione della ricerca, per l’assessore e vicesindaca Alessia Bettini “ci restituirà la stessa voglia di guardare oltre che ha avuto Galileo”.
Presente anche Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR ed ex Ministro del MIUR, per cui “la scienza ci aiuterà nel 2024 anche nel trovare di nuovo la pace”.
Interventi del curatore della mostra, Filippo Camerota, di Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze, Massimo Carpinelli, Direttore di EGO e Claudio Vanni, Unicoop Firenze.