La gipsoteca dedicata a Lorenzo Bartolini si arricchisce di un nuovo gioiello, un busto in marmo realizzato e firmato dallo stesso scultore toscano. Individuato in occasione della XXXII Biennale dell’Antiquariato di Firenze lo scorso settembre dal milanese Carlo Orsi, il pezzo è stato acquistato dalla direttrice della Galleria Cecilie Hollberg al prezzo di 80.000 euro.

La storia del busto

Bartolini fu un grande sostenitore di Napoleone, tanto da combattere con i francesi nella Battaglia della Trebbia e da realizzare numerosi ritratti scultorei dell’imperatore. La sua sconfitta e la conseguente soppressione dell’ideologia napoleonica comportarono però una crisi per la carriera dello scultore. Molti dei sopracitati ritratti furono distrutti e fu costretto a trasferirsi da Carrara a Firenze, all’epoca poco accogliente nei confronti degli esuli bonapartisti. Qua Bartolini ripartì da zero. Nel tentativo di ricostruire la sua fama, iniziò a lavorare alabastri per i turisti stranieri del Grand Tour in Italia e a realizzare busti di privati committenti in stucco. Parallelamente alle persecuzioni politiche però, molti committenti nostalgici finanziarono la realizzazione di modesti ritratti di Napoleone senza attributi eroici, come era in uso invece in passato. È in questo contesto che fu probabilmente richiesta l’opera in questione, anche se la datazione precisa è sconosciuta.

Luce sull’opera

Privato dall’idealizzazione artistica tipica dell’apice del bonapartismo (si confronti per esempio con i quadri di Jacques Louis David o di Jean-Auguste Ingres), la scultura mostra un imperatore meditabondo, serioso. Di candido marmo bianco, l’opera presenta a lato la firma “L. Bartolini”, elemento di raro pregio. Bartolini ha voluto rappresentare il Napoleone “umano” ma allo stesso tempo “imperiale”, data la chiara assonanza ai busti dell’epoca romana antica.
L’opera è stata rinvenuta integra con pochissimi danni, permettendo di poter interamente godere della poetica allo stesso tempo neoclassica e purista di Lorenzo Bartolini.

Informazioni

Per ulteriori informazioni sul busto e sulla Galleria: www.galleriaaccademiafirenze.it