Dal 2 al 5 marzo si terrà nella chiesa sconsacrata di San Francesco de’ Macci la mostra pittorica di Samuele Alfani “Àgape.

L’artista fiorentino propone un vero e proprio percorso alchemico, che si pone come il compimento delle altre due personali precedenti: “Isolè” (sull’isolamento) e “Kerigma” (sulla proclamazione della possibilità di un ritorno all’ordinario). La serie “Àgape” è composta da cinque tele, dove l’artista indaga l’Amore in quanto idea, nella sua essenza metafisica che lega due persone.

I suoi soggetti sono rappresentati in contesti assoluti, in un silenzio quasi religioso, e compiono un’iperuranica danza di oscillazioni geometriche, sigillate nel lirismo cromatico che è cifra stilistica dell’artista. Il termine deriva dal Nuovo Testamento, in cui “Àgape” sta per il vertice più alto del sentimento, la sua sublimazione e il suo compimento. La mostra non si limiterà a essere solo un’esibizione ma ha l’ambizione, grazie alla collaborazione dell’Associazione La Mosca, di essere un evento culturale volto a coinvolgere vari artisti emergenti. Si terranno infatti performances e talks, tra cui la partecipazione di Antonio Natali, ex Direttore della Galleria degli Uffizi e critico d’arte.

Nei giorni dell’esposizione si terranno inoltre incontri di approfondimento sullo stato e l’articolazione dell’arte contemporanea nel contesto fiorentino con Irene Sanesi, art advisor ed ex Presidente del museo Pecci di Prato e dell’Opera di Santa Croce e Cosimo Bonciani, architetto e interior designer, legato da un rapporto di collaborazione professionale con Samuele Alfani, oltre a un ventaglio di galleristi, critici d’arte e collezionisti.

La mostra si concluderà con una one day performance dell’artista che riprodurrà una versione della celebre Madonna delle arpie di Andrea del Sarto.