di Giulia Focardi

Dopo Alessandro Lanzoni, Michelangelo Scandroglio, Silvia Bolognesi, Francesco Fiorenzani – solo per citarne alcuni – il progetto nato nel 2018 e promosso dall’associazione nazionale I-Jazz, “Nuova Generazione Jazz” fa ancora tappa in Toscana

Tra i sei gruppi selezionati dalla commissione di esperti italiani ed europei, c’è infatti anche il quintetto del giovane chitarrista pratese Francesco Zampini, formato insieme a Cosimo Boni (tromba), Xavi Torres (pianoforte), Michelangelo Scandroglio (contrabbasso) e Andrea Beninati (batteria). Zampini, classe 1993, è uno dei talenti più fulgidi della nuova generazione di jazzisti italiani. Ha iniziato a suonare la chitarra all’età di dieci anni e dopo la laurea conseguita nel 2015, presso il Conservatorio di Firenze “Luigi Cherubini”, è stato ammesso al “Koninklijk Conservatorium” di Den Haag per un corso di Master. Qui ha studiato con Martijn van Iterson, Eef Albers, John Ruocco, Eric Ineke e Jarmo Hoogendijk. Si è laureato a maggio 2017. 

Vincitore di numerosi premi nazionali (come il “Premio Chicco Bettinardi”e il premio “Davide Lufrano Chaves”), dopo aver concluso gli studi in conservatorio ha iniziato subito la propria carriera musicale suonando negli USA, in Europa e Russia, collaborando con artisti di calibro internazionale: Alex Sipiagin, Darcy James Argue, Ben van Gelder, Fabrizio Bosso, Scott Hamilton, Carl Allen, Alessandro Lanzoni, Emanuele Cisi, Giovanni Falzone, Roberto Tarenzi, Stefano Cantini, Raffaello Pareti, Walter Paoli, Fabio Morgera, Jesper Bodilsen, Nico Gori, Ares Tavolazzi e Umberto Fiorentino.

Anche se l’inizio del nuovo anno non ha portato alcune novità rispetto alla ripartenza del settore dello spettacolo dal vivo, i musicisti di “Nuova Generazione Jazz” saranno comunque sostenuti sia in Italia che all’estero, attraverso una specifica azione di promozione del talento emergente e un programma di concerti nei maggiori festival italiani ed europei, così da far circolare la loro musica, cercando nuove relazioni, legami, collaborazioni, ampliando il bacino di fruizione e di utenti.