di Virginia Landi e Riccardo Morandi

9 marzo 1959 – Debutta la bambola Barbie

Che tu sia uomo o donna non importa: l’hai desiderata, poi l’hai odiata e anche un po’ invidiata. “Ma guarda tu questa biondina di una Barbie, starebbe benissimo accanto al mio Action Man nella sua nuova missione segreta” e ancora “Ma parlano solo di lei? Esistono un sacco di altri bei giochi”, “Ma che capelli stupendi, forse un tantino elettrici. Uh, ma guarda! Ha appena parcheggiato il suo maggiolino Volkswagen rosso sulle mie pantofole. Che tipa tosta”. Ebbene sì, il 9 marzo di questo anno Barbie compie gli anni e scommetto che stai rivalutando il magnetismo del segno dei pesci. Dal 9 marzo 1959, giorno del suo debutto, sono passati 61 anni per la nostra Barbara Stefania Roberts e no, non fingere che questa notizia non abbia generato in te nuovi sentimenti contrastanti. 

26 marzo 1923 –  “Milano Laghi” – Prima autostrada del mondo

Essere i primi nel mondo non sempre viene ricordato. Lo sappiamo bene quando guardando una partita di un mondiale di calcio magari ci viene meno sapere chi è la prima nazionale ad averlo vinto, nella fattispecie l’Uruguay. Che non è il Brasile, non è l’Italia e non è manco l’Inghilterra, ma è l’Uruguay, un pezzettino di Sudamerica, che per primo ha alzato la coppa del mondo. Sono primati. E uno di questi ce lo abbiamo in casa. Nella nostra casa, dove polemizziamo 25 ore al giorno sui costi delle infrastrutture, dove le code ci sembrano insormontabili (vi farei guidare 7 minuti a Los Angeles, tipo), dove ci sentiamo sempre e comunque ultimi. Ebbene stavolta Lungarno ve lo dice: la prima autostrada del mondo, la prima idea di dedicare un tracciato alle auto è italiana. E nasce il 16 marzo 1923, dalla mente dell’ingegnere Piero Pulicelli, che il 26 marzo 1923 tenne a battesimo la prima rotta fatta solo per i veicoli a motore. Quanto ci passerete, prossimamente, e magari sarete in coda, pensateci. Non cambia nulla, ma giusto per. 

14 marzo – Giornata del Pi Greco 

Il 14 marzo è il Pi Greco Day, il giorno dedicato alla celebre costante matematica che definisce il rapporto tra la lunghezza di una qualsiasi circonferenza e il suo diametro. Ma perché la scelta di questa data abbia un senso immediato anche per noi europei, è necessario leggerla all’americana. Secondo il sistema anglosassone infatti, le date vengono scritte seguendo la sequenza mese, giorno, anno. Il 14 marzo diverrà perciò il 3/14, raffigurando il numero “3,14”, l’approssimazione ai centesimi di Pi Greco. Lo scoop? Con il 2020 il 14 marzo verrà proclamato anche Giornata Internazionale della Matematica (IDM). Nell’augurare un buon Pi Day a tutti, ricordiamo il tocco glamour di osservare il brindisi alle ore 15.00: l’approssimazione di 3,14 è proprio 3,1415. La matematica si sa, non è un’opinione. 

10 marzo 1975 – Nasce Radio Milano International

Il 10 marzo 1975 nacque a Milano la prima radio libera italiana. I fondatori, i fratelli Borra e i fratelli Cozzi, tutti ventenni, la chiamarono Radio Milano International perché si ispiravano alle prime radio libere straniere, che già esistevano e trasmettevano pioniere anche da navi stazionanti in acque internazionali come Radio Caroline in Inghilterra, in barba alle leggi nazionali. Radio Milano International era una radio pirata, che trasmetteva inizialmente in casa, con le voci e i dischi di questi ragazzi. Crebbero poi rapidamente i collaboratori e gli speaker (vedi un giovane Claudio Cecchetto) e crebbe la fama di questa emittente inizialmente di quartiere ma poi cittadina: molte furono le irruzioni della Polizia Postale, al punto che a una certa la radio si trovò a trasmettere, per non farsi intercettare, da un’auto itinerante per Milano. Ci teniamo a sottolineare che il primo brano trasmesso da una radio libera italiana fu “I’m free” degli Who. Che questo rimanga agli atti. Evviva Radio Milano International, evviva le radio libere.

1 marzo 1983 – Presentazione primo Swatch

“Beni di acquisto emozionali”. Così furono definiti gli orologi Swatch, ovvero quei pezzi di plastica che per primi furono l’emblema della generazione rampante degli anni Ottanta. Perfetti, semplici, il reale connubio fra tradizione svizzera e design. Tutti ne abbiamo avuto uno, come sicuramente tutti abbiamo avuto al polso un Casio, o un qualsiasi orologio a cristalli liquidi. Proprio da questo nasce l’idea dello Swatch: un prodotto svizzero ma a basso costo, con lancette e un design proprio, che abbinasse la tradizione della terra di Guglielmo Tell alle moderne esigenze del manager in carriera. Impossibile non celebrare il primo giorno di questo mese con l’avvento di segnatempo da polso più volte replicati (e ricordiamo i mitici Watch venduti nelle tv private). Impossibile non pensare che realmente, come in svariate situazioni, il design arrivi a tutti noi: vuoi in un portafoglio, in un accendino, in una penna o in un orologio. Il mondo, il 1 marzo 1983 salvò gli svizzeri nello spareggio salvezza contro il Giappone. Fact.