di Gabriele Vagnetti

C’è aria di festeggiamenti in Piazza delle Murate.

Ribaltando la convenzione dell’arcinoto “c’è poco da stare allegri”, possiamo dire che al MAD Murate Art District hanno letteralmente i numeri per gioire. A testimoniarlo una serie di cifre da capogiro: +37,7% di pubblico nel 2019, a cui si aggiungono 34.000 utenti ed un aumento del +26,6% rispetto al 2018 delle residenze d’artista, con un totale al 2019 di 38 programmi di residenza ed il coinvolgimento di 416 artisti e 956 studenti. Risultati che fanno ben sperare e permettono di inaugurare il primo trimestre del 2020 con un nutrito programma di eventi.

Progetti internazionali

L’esperienza del centro di produzione e promozione artistica non si ferma qui, estendendo oltre i confini nazionali l’attivazione di due progetti di residenza presso l’Accademia di Belle Arti di Sichuan. L’obiettivo della collaborazione con Zhong Art International è quello di rinsaldare e dare solidità al progetto che nel 2018 aveva visto l’attivazione di una sola residenza d’artista.

Positivo anche il commento del direttore di MAD Murate Art District Valentina Gensini, che anticipa l’importanza che le residenze avranno nel programma 2020, in cui il primo trimestre si articolerà in una serie di 7 residenze, workshop e corsi di formazione. 

mad firenze

Le residenze

Tra le residenze in programma ricordiamo: Lo Scrittore, spettacolo teatrale delle giovani performer e autrici Adelaide Mancuso e Maria Elena Gattuso ed il progetto Sharing Training degli Attivisti della danza, il gruppo indipendente che propone un percorso dedicato ai danzatori professionisti. A seguire il ritorno in Italia di Paola Catarzi, che realizzerà uno spettacolo di danza. Il progetto di residenza LONELY PLANET_Primo studio di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello (non vedente), uno spettacolo che apre frontiere incredibili sulla cecità e sulla possibilità di un riscatto attraverso la danza e la performance. Il programma procede con Il corpo racconta, un progetto di Francesco Gori. Segue, dal 2 al 6 marzo, un laboratorio del danzatore e coreografo spagnolo Diego Sinniger con la creazione di una performance aperta al pubblico, mentre conclude il trimestre il progetto Lupo e rosso a cura di FOSCA, un progetto teatrale che vuole invitare un giovane pubblico ad una riflessione sulla paura, un invito ad entrare in dialogo e in contatto con il lupo, archetipo potente e antico.

I laboratori

Sono attivi da gennaio 2020 4 laboratori dedicati ai giovani artisti e alle persone con disabilità: il laboratorio di formazione per attori tenuto dall’Associazione Culturale Impresa di Fulvio Cauteruccio, L’attore e il suo naso guidato da Marco Di Costanzo al Teatro dell’Elce, Ritratti Immaginari sul teatro sensoriale, condotto da Patrizia Menichelli.

Iniziali, il quarto laboratorio curato e tenuto da Marta Bellu, percorso inclusivo, rivolto a persone con disabilità intellettiva e non, dedicato all’esplorazione ed espressione del corpo, al movimento sensibile e alla differenza.