Vecchie botteghe e nuovi ristoranti per le aperture di primavera a Firenze. C’era una volta la Vetreria Migliorini, al 30 rosso di via del Proconsolo al 30 rosso. Oggi è rimasta solo l’insegna e al posto della bottega artigiana ha aperto un ristorante boutique. Il nome La Vetreria ricorda l’antica destinazione del locale, a creare l’atmosfera giusta pensano travi a vista e mattoni. Dietro il progetto il gruppo di imprenditori già proprietari del Fuoco Matto e di Bottega Conviviale. Particolare il menù, con alcune proposte anche in versione street food: tra le particolarità specialità della cucina romana come l’amatriciana, la carbonara e una cacio e pepe servita con un brodo fatto con sette tipi differenti di pepe. Tra i secondi carni alla brace, cotte con il metodo Finney o reverse searing: prima si scalda la carne e poi si termina la cottura a fuoco vivo. Tra le carni da mangiare il filetto di struzzo e il controfiletto di cavallo.

Al Fusion bar&restaurant in vicolo dell’Oro ha aperto il nuovo Gin Bar Montefiore, in collaborazione con Plymouth. Gli amanti del celebre distillato potranno degustarlo in 4 cocktail. I drink al gin portano la firma di Sacha Mecocci e Cosimo Pieraccioli e vanno ad inserirsi nella proposta di un locale che ha sempre fatto tendenza. Basti pensare alla cucina Nikkei, con una selezione di maki sushi, sashimi e nigiri.

Nuova vita anche per Caffè Italiano in via Isola delle Stinche. Il locale conta sempre sulla carismatica figura di Umberto Montano e sulla formula già ampiamente sperimentata al Mercato Centrale. Sotto allo stesso tetto quindi si ritrovano quattro grandi Maestri Artigiani del gusto o della ristorazione: Gionata d’Alessi per la carne; Sandro Soltani, per la selezione di vini e l’enoteca; Guglielmo Vuolo che, da Napoli, porta la sua pizza in città e Carmelo Pannocchietti di Arà è Sud.

Infine, Coquinarius sbarca a Fiesole per un luogo d’incontro tra cucina toscana ed eccellenze vinicole. Il nuovo indirizzo di riferimento è in via Mantellini.