I Golden Globes hanno incoronato i primi vincitori di questo 2019, ma adesso è tempo per il premio più ambito. Il 23 Febbraio (in Italia la notte del 24) si riaccendono le luci del Dolby Theatre di Los Angeles per la 91esima edizione degli Oscar.
LE NOVITÀ E LE SORPRESE
Sul palco la prima novità: dopo la rinuncia di Kevin Hart, attore di Scary Movie, ci sarà una conduzione di “gruppo”. Secondo il TheHollywood Reporter infatti a salire sul palco sarebbe l’intero cast di Avengers, con star del calibro di Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo e Scarlett Johansson. Sarebbe la prima volta agli Oscar senza un “host” ufficiale.
Il 22 gennaio scorso l’Academy Award ha ufficializzato le nomination.
A sorpresa escluso dalla categoria miglior film straniero, l’italiano Dogman, di Matteo Garrone. Tra i film con più candidature invece ci sono TheFavorite, BlacKkKlansman,Vice, A Star is Borne Black Panther. Sul web i giudizi non sono mancati, con una pioggia di critiche verso l’eccessiva attenzione dedicata agli ultimi due film. L’ennesimo remake del celebre A Star is Born(1937) con protagonista Lady Gaga il primo, un film perfettamente “nella media” della Marvel l’altro, si giustificano i cinefili.
LE NOMINATION
Per la categoria miglior film sono otto i titoli in lizza: Black panther, BlacKkKlansman, Bohemian Rhapsody, The Favorite, Green Book, Rome, A Star is Born, Vice. I maggiori candidati alla vittoria sono The Favorite di Yorgos Lanthimos e Rome di Alfonso Cuarón, gli stessi che si erano divisi Leone d’Argento e Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Completa il trio l’opera di Peter Farrelly, Green Book, la storia vera di un’amicizia oltre il colore della pelle, sullo sfondo dell’America intollerante degli anni ’60.
Il dramma in bianco e nero di Cuarón, punteggio 96/100 sul sito Metacritic, concorre anche per le sezioni miglior film straniero e migliore regia, nel tentativo di replicare la doppietta ai Golden Globes di poche settimane fa.
Per entrambe le categorie l’ostacolo principale alla vittoria è la produzione polacca Cold War di Pawel Pawlikowski. Sul fronte della regia si aggiunge anche Spike Lee con BlacKkKlansman, storia di un poliziotto afroamericano in lotta contro il razzismo del KKK.
GLI ATTORI
Tutto diverso invece per la statuetta di miglior attore protagonista, dove Viggo Mortensen, il buttafuori italoamericano di Green Book e Christian Bale nei panni di Dick Cheney in Vice, provano ad insidiare Rami Malek, forte di una grande interpretazione di Freddie Mercury nel biopic Bohemian Rhapsody. Tra le donne in prima fila c’è l’outsider Glenn Close di The Wife. A sfidarla Olivia Colman, la regina Anna di The Favorite e Lady Gaga in A Star is born.
Se alcune vittorie sono quasi scontate, altre invece sono imprevedibili.
Come già successo nelle passate edizioni, spesso l’Academy tende a premiare produzioni legati all’attualità, capaci di inviare un messaggio forte. Per questo motivo meritano una menzione speciale i tre film “neri”, Black Panther, Green Book e BlacKkKlansman. Tre opere diverse nel genere, nella forma e nei toni ma capaci di raccontare il razzismo e la discriminazione. Il loro successo può sparigliare le carte della premiazione.