Chiunque abiti a Firenze non può non percepire l’Istituto degli Innocenti come un luogo speciale, tanto nella rinascimentale architettura di Brunelleschi, quanto nel ruolo che ha svolto per secoli. Si tratta del primo orfanotrofio d’Europa, che si è preso cura di migliaia di bambini abbandonati, “innocenti” infatti, ognuno dei quali da adulto ha un passato da recuperare legato a questo luogo.
Paola Calvetti, scrittrice e giornalista milanese con diversi anni trascorsi a Firenze, ha deciso di ambientare il suo ultimo romanzo “Gli innocenti” proprio in questo edificio, facendolo rivivere attraverso l’esperienza del suo protagonista, Jacopo, abbandonato da una madre sparita nel nulla.
Accanto a lui e alla ricerca della sua storia c’è Dasha, nata in Albania e sbarcata a Brindisi insieme a migliaia di profughi. Come sempre nei romanzi della Calvetti non mancano le intense storie d’amore che accompagnano il susseguirsi degli eventi. Nel suo ultimo libri Gli innocenti c’è un altro elemento che determina ogni movimento ed è la musica: Jacopo è stato salvato dai sogni che il suo violino gli ha regalato e Dasha dal violoncello che ha portato in Italia con sé. Sulle note del Doppio di Brahms il romanzo procede in un incanto con picchi di improvvise sorprese.
Lunedì 5 giugno Paola Calvetti presenterà “Gli innocenti” proprio nel Chiostro del Museo in Piazza Santissima Annunziata, dalle ore 19 alle 21. Il dialogo con l’autrice sarà accompagnato dal concerto di un Quartetto d’archi sulle note di A. Dvorak.
Paola Calvetti, Gli innocenti, Mondadori, 2017