Affezionatissimi lettori, come da 3 anni a questa parte siamo pronti a raccontarvi la mostra del cinema dal nostro punto di vista. Prima di approdare finalmente al Lido cercheremo di dare uno sguardo ai fatti salienti di queste prime giornate.
Everest del regista Baltasar Kormakur è il film che ha aperto Venezia72. Presentato fuori concorso, il racconto della tragica spedizione avvenuta nel 1996 costata la vita a 5 scalatori e 3 soccorritori, ha registrato un’accoglienza tiepida alla prima proiezione per la stampa che non lo ha giudicato all’altezza delle pellicole (Gravity e Birdman) che sotto la direzione di Alberto Barbera avevano aperto le scorse edizioni.
Niente fischi e niente applausi per l’anteprima del film che uscirà nelle sale italiane il 24 settembre, ma tanto il glamour che lo ha accompagnato sul red carpet per la prima proiezione ufficiale alla quale ha presenziato il Presidente della Repubblica Mattarella.
Durante l’incontro con la stampa il regista Baltasar Kormakur (Contraband, Cani sciolti) ha raccontato le sue intenzioni:Everest non è un blockbuster, ma un film su persone ed emozioni vere che vuole raccontare una storia corale, andando oltre il punto di vista individuale. Nel mostrare nel dettaglio la scalata di una montagna e la sua commercializzazione ho voluto creare una storia che fosse ad un tempo intima ed epica.
Kormakur ha anche scherzato sulla realizzazione del film (che si intuisce essere stata forse più emozionante – riprese effettuate in Nepal, sulle Dolomiti e persino in un set ricreato ad hoc a Cinecittà – del risultato finale) e le sue origini islandesi: Il ricordo delle tempeste che mi sferzavano da ragazzino quando cercavo di andare a scuola mi hanno sicuramente aiutato!
Le reazioni che dominano la rete per adesso sotto l’hashtag #venezia72 sono l’emozione di chi ha visto da vicino Jake Gyllenhaal tra i protagonisti proprio di Everest:
“Il territorio italiano è stato consacrato dalla sua presenza” @hemsyrus
“Se mi sdraio sul pavimento posso percepire la presenza di Jake Gyllenhaal sul territorio italiano” @mydeerlily
“E insomma. La prima giornata a #Venezia72 si è conclusa, e io non ho ancora sentito UNA VOLTA il nome di #JakeGyllenhaal pronunciato giusto.” @hiddlesalfrati
I look della giurata Diane Kruger (Bastardi senza gloria) icona di stile in stivaletto nero di pelle glam e orecchini new romantic, e l’arrivo di Dakota Johnson, figlia della più nota Melanie Griffith, eroina dei giovani lettori di erotic young adult per aver interpretato il ruolo di Anastasia in Cinquanta sfumature di grigio.
Chiudiamo questo piccolo flash della serata di apertura con un tweet del regista italiano Giulio Base che, da veterano frequentatore della Mostra, ricorda a coloro i quali si improvvisano critici da smartphone che “Scrivere un tweet facile, fare un film no.”