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eu.topie

la call

eu.topie è la call for artworks promossa da Lungarno e Tabloid – con il sostegno di Comune di Firenze e Europe Direct – dedicata ai valori dell’Unione Europea, in particolare ai Goal 9 e 11 dell’Agenda 30. Il Goal 9 è dedicato al tema delle infrastrutture e dell’innovazione e promuove «l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile». Il Goal 11 guarda invece alle città sostenibili, al fine di «rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili». Con eu.topie, Lungarno ha scelto questi due goal per portare una riflessione sulle trasformazioni che abitano le città, invitando giovani artistə, illustratorə, graficə, collagistə e cretivə a immaginare scenari urbani desiderabili e possibili. Il termine eutopia deriva infatti dall’antico greco e si compone del prefisso eu, ovvero «buono», e da topos, «luogo». A differenza delle utopie che descrivono scenari ideali che non esistono, le eutopie sono i «luoghi buoni», quegli spazi in cui ciò che desideriamo si realizza.

a chi si rivolge

La call si rivolge a artistə, illustratorə, collagistə, graficə, fotografə, architettə e creativə del territorio toscano e a studenti di Accademie e Università. Ogni soggetto e/o collettivo è chiamatə a restituire uno o entrambi i Goal 9 e 11 dell’Agenda30 dell’Unione Europea attraverso i propri artwork. La tipologia di opere ammesse sono le seguenti: collage analogici e digitali, poesia visiva, fotografia, opere grafiche, illustrazioni, mixed media, modellini, render, opere video.

come partecipare

Per partecipare sarà necessario inviare alla mail info@lungarno.it la propria candidatura. La mail dovrà contenere il seguente materiale:

da 1 a 3 opere per ciascun soggetto o collettivo. Le opere candidate devono essere inviate in formato .pdf, .jpg e/o .png dimensioni 70x100cm, oppure in formato .mp4 dimensioni 1080×1920

• testo descrittivo delle opere di max 1500 battute

• biografia di max 500 battute contenente i propri contatti social

La scadenza per partecipare alla call è lunedì 31 marzo 2025. L’esito sarà comunicato entro la data di lunedì 14 aprile. Si specifica che, sebbene anche le opere video siano ammesse, è necessario inviare almeno 1 opera in formato .pdf, .jpg o .png.

chi e come seleziona

La giuria sarà composta da 5 membri della redazione di Lungarno e da due esperti.

Lungarno: Asia Neri, Direttrice Lungarno; Michele Baldini, Coordinatore del progetto; Gaia Carnesi, fotografa e redattrice; Costanza Ciattini, collagista; Samuele Formiconi, graphic designer.

Esperte: Margherita Scheggi, MAD – Murate Art District, una persona nominata dal Comune di Firenze/Europe Direct

Le opere saranno selezionate secondo i seguenti criteri: qualità dell’opera, capacità di veicolare i valori dei Goal 9 e 11 dell’Unione Europa, coerenza con il concept, innovatività della proposta.

cosa puoi vincere

I soggetti selezionati vinceranno la possibilità di esporre la/e propria/e opera/e presso Murate Art District da giovedì 29 maggio a giovedì 5 giugno. Solo una delle opere sarà selezionata per diventare la copertina del numero di maggio 2025 di Lungarno.

Goal 9

9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti, comprese le infrastrutture regionali e transfrontaliere, per sostenere lo sviluppo economico e il benessere umano, con particolare attenzione alla possibilità di accesso equo per tutti

9.2 Promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e, entro il 2030, aumentare in modo significativo la quota del settore di occupazione e il prodotto interno lordo, in linea con la situazione nazionale, e raddoppiare la sua quota nei paesi meno sviluppati

9.3 Aumentare l’accesso dei piccoli industriali e di altre imprese, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compreso il credito a prezzi accessibili, e la loro integrazione nelle catene e nei mercati di valore

9.4 Entro il 2030, aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità

9.5 Potenziare la ricerca scientifica, promuovere le capacità tecnologiche dei settori industriali in tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di sviluppo, anche incoraggiando, entro il 2030, l’innovazione e aumentando in modo sostanziale il numero dei lavoratori dei settori ricerca e sviluppo ogni milione di persone e la spesa pubblica e privata per ricerca e sviluppo

9.a Facilitare lo sviluppo sostenibile e resiliente delle infrastrutture nei paesi in via di sviluppo attraverso un maggiore sostegno finanziario, tecnologico e tecnico ai paesi africani, ai paesi meno sviluppati, ai paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo

9.b Sostenere lo sviluppo della tecnologia domestica, la ricerca e l’innovazione nei paesi in via di sviluppo, anche assicurando un ambiente politico favorevole, tra le altre cose, alla diversificazione industriale e a conferire valore aggiunto alle materie prime

9.c Aumentare significativamente l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e sforzarsi di fornire un accesso universale e a basso costo a Internet nei paesi meno sviluppati entro il 2020

 

Goal 11

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso ad un alloggio e a servizi di base adeguati, sicuri e convenienti e l’ammodernamento dei quartieri poveri

11.2 Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani

11.3 Entro il 2030, aumentare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano in tutti i paesi

11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di morti e il numero di persone colpite da calamità, compresi i disastri provocati dall’acqua, e ridurre sostanzialmente le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale, con una particolare attenzione alla protezione dei poveri e delle persone in situazioni di vulnerabilità

11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti

11.7 Entro il 2030, fornire l’accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e i bambini, gli anziani e le persone con disabilità

11.a Sostenere rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane, periurbane e rurali, rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale

11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di insediamenti umani che adottino e attuino politiche e piani integrati verso l’inclusione, l’efficienza delle risorse, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e l’implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”[1], la gestione complessiva del rischio di catastrofe a tutti i livelli

11.c Sostenere i paesi meno sviluppati, anche attraverso l’assistenza tecnica e finanziaria, nella costruzione di edifici sostenibili e resilienti che utilizzino materiali locali

il concept

Il lancio del nuovo progetto grafico di Lungarno nel gennaio 2025 ha innescato il desiderio di radicalizzare l’operazione di ripensamento del rapporto tra forma e contenuto. Sul cartaceo del free press fiorentino cambia il layout: nuove griglie, un nuovo uso dell’immagine, nuovi riferimenti visivi che diventano caratteristici del magazine. Questo cambiamento ci ha portato a domandarci se le innovazioni abbiano sempre un valore positivo o se, a seconda delle condizioni che le definiscono, possano invece rappresentare una minaccia.

La riflessione sulla desiderabilità dell’innovazione tecnologica – dove tecnologia è intesa non solo nella sua connotazione scientifica ma anche nell’accezione più ampia di «metodologia tecnica relativa a una particolare arte o industria» – è una delle prerogative dell’Agenda30 che nel Goal 9 promuove l’innovazione equa, responsabile e sostenibile.

Se Lungarno è la città sulla carta, sembra spontaneo poter portare questa riflessione sul tessuto urbano immaginando un nuovo layout per la metropoli fiorentina. Nuove architetture, nuovi usi dello spazio pubblico, nuove infrastrutture che identifichino la città. In questo esercizio di speculazione creativa, coinvolgere la cittadinanza e sopratutto i giovani artistə e studenti del territorio sembra la scelta più opportuna per rendere questo processo un vero e proprio laboratorio temporaneo di co-immaginazione.

Riusciamo a vedere e a immaginare chi saremo in questa città eutopica? Possiamo co-immaginare l’eredità da lasciare alle prossime generazioni?

Nella parentesi artistica e culturale tanto cara a Firenze a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, gli architetti visionari di Superstudio, Gruppo 9999, UFO e tanti altri generarono esperimenti di radicalizzazione di alcuni dei fenomeni della società moderna – come la produzione di massa, il consumismo, l’industrializzazione – utilizzando l’architettura come processo di speculazione, talvolta paradossale, per immaginare città dove poter essere chiunque in ogni luogo. Lo fecero a seguito dell’alluvione del ‘66, un evento traumatico che scosse non solo Firenze ma tutto il mondo. E proprio le alluvioni che hanno segnato recentemente i vicini territori della Piana ma anche l’Emilia Romagna e altre città europee richiamano questo tipo di sperimentazione. Pianificare risposte innovative alle crisi climatiche e a tante altre criticità rappresenta una delle istanze del Goal 11 dell’Agenda 30 dedicato alle Città e alle comunità sostenibili.

Lungarno desidera recuperare il processo immaginazione praticato da chi la città l’ha segnata davvero tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso per co-immaginare la città del futuro, speculando sulle sue traiettorie di innovazione sostenibile, urbanizzazione inclusiva e partecipazione civica.

 

Per maggiori informazioni scrivere una mail a info@lungarno.it

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