Gusto

ViNoi 2025: dieci anni di vino naturale, cultura indipendente e libertà creativa

By Michele Baldini

November 12, 2025

Un salone alternativo, indipendente, vitale: ViNoi festeggia nel 2025 la sua decima edizione e torna a Firenze, il 29 e 30 novembre, all’Ippodromo del Visarno, con il suo inconfondibile mix di vini artigianali, biologici, biodinamici e naturali, musica, incontri e convivialità. Non una semplice fiera, ma un festival dove la cultura del vino si intreccia con quella dell’arte e della socialità. Nato come evento di nicchia per appassionati, ViNoi è oggi un punto di riferimento per una generazione che vede nel vino naturale un linguaggio di autenticità, un gesto etico e una forma di espressione culturale.

Abbiamo parlato con Andrea Marsico (enologo, DJ e organizzatore) e Laura Giovinetti (wine manager e organizzatrice), che ci hanno raccontato l’evoluzione del progetto e la visione dietro la rassegna.

ViNoi è arrivato alla decima edizione: in che modo è cambiato lo spirito del festival nel tempo, e cosa resta invece dell’energia delle prime edizioni?

Negli ultimi dieci anni il mondo del vino è cambiato molto, e di conseguenza è variato l’approccio al suo consumo ed alla sua condivisione. Nel tempo ViNoi ha saputo leggere queste dinamiche trasformando il concetto di evento-fiera per addetti ai lavori in idea di festival-festa nel quale il pubblico è fortemente coinvolto, svecchiando l’immaginario collettivo della manifestazione fieristica classica ed anticipando, prima di tutti e già da anni, un approccio sempre fresco ed innovativo nel mondo degli eventi del vino. Conserviamo, da sempre, lo spirito idealista ed indipendente che caratterizza l’evento, lontano da mode o da tendenze del momento e saldamente radicato al concetto di ‘qualità naturale’ dei vini artigianali e naturali, ma anche alla realizzazione di un festival alternativo ed underground, che contempla nel suo programma anche tanta musica ed enogastronomia, e che conferma sempre un costante e crescente interesse dei partecipanti, sia per la sua serietà e ricercatezza di offerta sia per la sua componente divertente, inclusiva ed aggregante.

Tra etica, territorio e socialità. Qual è oggi la dimensione più ‘culturale’ o ‘politica’ del vino naturale?

L’idea del vino naturale racchiude in sé valori agri-culturali totali così come, in generale, l’approccio al cibo è di fatto un atto di scelta, e quindi politico. La sensibilità e la curiosità su ciò che si mangia andrebbero sostenuti ed insegnati già a partire dai primissimi livelli di istruzione scolastica. Dietro la scelta di un vino artigianale e naturale, sia da parte di chi lo produce che di chi lo consuma, ci deve esser la volontà di preferire un prodotto che porta con sé un altissimo valore etico ed eco-sostenibile, che rispetta e preserva realmente l’ambiente, che sostiene la professionalità del lavoro umano, che parla delle tradizioni e dei territori in modo autentico e genuino, che si lega alla socialità quotidiana in modo veritiero, condivisibile e piacevole. Certamente queste sono logiche lontane ed totalmente opposte a tutto ciò che spinge la produzione intensiva dell’agroindustria e dell’agrobusiness, e per questo motivo la conoscenza e l’informazione sono di rilevante importanza.

Ci sono (e se sì quali) nuovi trend nell’ambito dei vini artigianali, biologici, biodinamici e naturali?

Abbiamo vissuto momenti di grandissimo interesse verso i vini artigianali, biologici, biodinamici e naturali tanto da assistere a mode e trend che hanno dato vita a fenomeni passeggeri: ci sono stati sia progetti produttivi commerciali dalla dubbia provenienza che eventi e manifestazioni di pseudo-organizzatori che hanno cavalcato il momento, facendo passare messaggi non in linea con l’etica sostanziale e l’estetica produttiva di qualità. La nostra idea è sostenere chi produce bene, genuino e pulito, e con tanta conoscenza tecnica, che è alla base di tutto per fare un ottimo lavoro, oltre ad avvicinare curiosi e visionari verso nuove proposte e idee. In questa direzione, l’attenzione si focalizza verso una beva più contemporanea e quotidiana, considerando i vari stili alimentari, di consumo e le nuove generazioni, con vini più leggeri, con gradazioni alcoliche più contenute, e con più facilità di condivisione. Un’avanguardia, che stiamo portando avanti con Vineria Sonora, è quella della Natural Wine Mixology, ovvero i vini naturali nella miscelazione di qualità, coinvolgendo il mondo dei cocktail bar, ma anche quello di alcuni eventi unici in Italia (VNR SNR Wine Rave).

Firenze ospita molte rassegne legate all’arte e alla musica indipendente: come dialoga ViNoi con questo ecosistema creativo cittadino?

Anche il mondo degli eventi ha subito grandi cambiamenti e spesso ci troviamo a dialogare con tanti colleghi organizzatori di eventi o gestori di locali. L’interesse verso una produzione di qualità e l’attitudine alla ricerca dell’autenticità è spesso la stessa, sia che si parli di una mostra che di un concerto che di un festival di vini naturali. Non a caso si vedono tante collaborazioni tra i vari settori e tra i vari promoter, intersecando quel comune gusto del bello. Ad esempio, a ViNoi 2025, collaborano LNDF e Visarno Arena, già nell’organizzazione di grandi eventi ed open-air (Firenze Rocks, Ultravox), oltre a diversi locali di Firenze, che al main partner Vineria Sonora, che cura una serie di iniziative pre e post evento, con una grande parata di djs. Il tutto a sottolineare che l’alternativo e l’underground è anche e soprattutto nel vino naturale!

 

Info utili

ViNoi 2025 – Firenze • Artisanal & Natural Wine Fest 📅 29 e 30 novembre 2025 📍 Ippodromo del Visarno, Firenze 🍷 Degustazione libera ai banchi di assaggio con i vignaioli e vendita diretta dei vini. 🎟️ Tutte le informazioni su orari, produttori e biglietti su www.vinoi.it