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Wor(L)d in Progress: Vinci scopre il potere delle parole

In un borgo che deve la sua fama al genio di Leonardo, la parola si prende la scena sabato 25 e domenica 26 ottobre. La Biblioteca Leonardiana e il Teatro di Vinci ospitano la prima edizione di Wor(L)d in Progress, il festival che trasforma il linguaggio in materia viva, in spazio di incontro e di attrito. Ideato e organizzato dalla Pro Loco di Vinci con il patrocinio del Comune, il progetto mette al centro le forme contemporanee della parola — scritta, detta, disegnata, performata — per farle dialogare con la realtà che abitiamo. Il titolo è un gioco semantico: “world” e “word” si intrecciano, come se a cambiare una sola lettera potesse cambiare il mondo. Ed è proprio questa l’intuizione che attraversa l’intero programma ovvero una riflessione sulla parola e sul linguaggio intesi come atto politico e creativo ma anche come strumenti per riscrivere il reale.

Il linguaggio è di per sé una forma di narrazione

Il festival si apre sabato pomeriggio con un omaggio a Stefano Benni, interpretato da Dario Spinelli, e con il dialogo filosofico La prosa del mondo tra Pietro Pasquinucci e Alessio Vignali, dedicato al legame profondo tra linguaggio e realtà. Subito dopo, la giornalista e guida letteraria Marta Ciccolari Micaldi — conosciuta come McMusa — presenta Katrina vent’anni dopo, un racconto potente su come le parole possano costruire o distorcere la verità. L’uragano che devastò New Orleans diventa una metafora di tutte le narrazioni sbagliate, manipolate o dimenticate. MacMusa smonterà la narrazione mediatica del disastro trasformato in resoconto di comodo, mostrando come le parole possano costruire o cancellare interi avvenimenti storici.

Performance ibrida tra reading e musica live: leggere, pedalare, lavorare

Il sabato sera proseguirà al Teatro di Vinci con Working Class. Letture a pedali, un reading performativo di Marco Pagli e David Parai, accompagnato dalle musiche di Leonardo Rossi e dalle incursioni scientifiche del collettivo Jamlab ODV. Un viaggio tra storie di lavoro, resistenza e letteratura operaia, una vera e propria staffetta narrativa che offrirà un approccio alla letteratura dal taglio rivoluzionario a partire dal basso.

Domenica  un talk per costruire la pace attraverso le parole

La mattina di domenica 26 è in programma il laboratorio di Domitilla Marzuoli, illustratrice e fondatrice della Dalet Illustrolibreria. Nel suo Laboratorio di autorappresentazione, Marzuoli invita a raccontare i corpi fuori dagli stereotipi, con una pratica artistica transfemminista e bodypositive. In parallelo sarà visibile anche la mostra Amazzoni, che celebra la pluralità e la verità dei corpi. Nel pomeriggio, Raffaele Crocco e Alice Pistolesi proporranno Parole per costruire Pace, un talk-laboratorio per esplorare come il linguaggio possa diventare strumento di dialogo anziché di separazione, un’architettura di convivenza invece che un dispositivo di esclusione.

A chiudere la Rassegna Paolo Nori, scrittore, traduttore, narratore

Gran finale domenica sera al Teatro di Vinci con Paolo Nori, scrittore e studioso di letteratura russa, che presenterà Non è colpa dello specchio se le facce sono storte. Diario di un filorusso (UTET, 2025). Un titolo ironico e tagliente per una riflessione sulla censura, sul potere e sulla fragilità delle parole. Nori ricorda che la letteratura può ancora essere uno spazio libero — anche quando tutto sembra volerla arginare e imbrigliare.

Un Festival/Laboratorio linguistico come pratica di cittadinanza

Wor(L)d in Progress non è solo una rassegna culturale ma un un vero e proprio esperimento di comunità. Per due giorni Vinci darà vita a un laboratorio linguistico dove filosofia, giornalismo, arte e poesia si contamineranno dando spazio alle parole e presentando la cultura come uno strumento per interpretare e vivere il presente.

 

Wor(L)d in Progress Festival
25–26 ottobre 2025
Biblioteca Leonardiana e Teatro di Vinci

Ingresso gratuito

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