Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione della vista. Un’occasione utile per ricordare l’importanza di prendersi cura degli occhi e di quegli oggetti che ci stanno davanti per chi, come il sottoscritto, ha qualche difettuccio nel vedere cose lontane dall’età di 6 anni. L’affetto per questa appendice visiva è tanto, quindi quale occasione migliore per rispolverare la memoria su una storia affascinante, che lega Firenze e Pisa: la contesa sull’invenzione degli occhiali.
Tutto ha inizio nel 1648, quando Ferdinando Leopoldo Del Migliore pubblica il volume Firenze città nobilissima illustrata. Tra le pagine del libro compare la figura di un certo Salvino degli Armati, descritto come l’inventore degli occhiali. Una notizia suggestiva, ma priva di fondamento: Salvino, infatti, non è mai esistito. La leggenda si rafforza però nei secodi Michele Baldini li successivi, tanto che lo studioso Domenico Maria Manni scrive addirittura un saggio sul presunto personaggio, e nel 1841 a Firenze viene eretto un altare in suo onore nella chiesa di Santa Maria Maggiore, con epigrafe celebrativa.
Per smontare definitivamente questa narrazione bisogna attendere il 1920. Isidoro Del Lungo, intellettuale fiorentino formatosi a Pisa, dimostra in modo chiaro che Salvino è una figura inventata e che l’origine degli occhiali non ha nulla a che fare con Firenze. La vera storia conduce infatti in Toscana, ma in riva all’Arno più a ovest.
Già nel 1305, durante una predicazione a Firenze, il monaco pisano Giordano da Rivalto affermava di conoscere gli occhiali e il loro inventore, senza però rivelarne il nome. Pochi anni dopo, nel monastero di Santa Caterina a Pisa, muore Alessandro della Spina, religioso noto per la capacità di riprodurre e perfezionare manufatti artigianali. Si racconta che, dopo aver osservato a Venezia i maestri vetrai al lavoro sulle lenti d’ingrandimento, Alessandro riuscì a realizzare la prima montatura. Era il 1285. Gli occhiali cominciarono così a diffondersi a Pisa, rispondendo a una necessità concreta: contrastare la presbiopia, sempre più frequente nella popolazione adulta. Da lì in avanti l’invenzione si diffuse rapidamente in tutta Europa, diventando uno degli strumenti più rivoluzionari della storia.
Oggi, a distanza di secoli, Firenze conserva comunque una tradizione ottica di grande valore, negozi di ottici e occhialai in cui, perché no, provare a fissare l’appuntamento per un controllo e rinnovare la montatura. Vi suggeriamo di consultare quali centri garantiscono un controllo della vista gratuito. Per informazioni generali sulla prevenzione consultate invece le pagine dell’OMS e del Ministero della salute. Hasta la vista?