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La città dei lettori 2025: cinque giorni tra libri, giardini e sguardi sul mondo

foto: Cristina Andolcetti

Nel cuore di Firenze, quando la primavera sfuma nell’estate e le giornate si allungano con una luce dorata, c’è un luogo dove la bellezza incontra la parola scritta. È Villa Bardini, incastonata tra verde, arte e panorami mozzafiato, che dal 4 all’8 giugno accoglie l’ottava edizione de La città dei lettori, il festival che celebra la lettura come atto di cura, incontro e scoperta.

Cinque giorni, oltre 100 ospiti, decine di appuntamenti tra letteratura, teatro, musica, dialoghi, poesia e benessere. Un evento che invita a sospendere il tempo, per lasciarsi attraversare dalle storie e dai pensieri di chi, con le parole, costruisce ponti tra epoche e sensibilità diverse.

Nato grazie a Fondazione CR Firenze e curato da Associazione Wimbledon APS sotto la direzione di Gabriele Ametrano, il festival è ormai un appuntamento irrinunciabile per chi ama i libri e la bellezza, e vuole viverli non solo leggendo, ma incontrando, ascoltando, condividendo.

Rileggere i classici, rileggere se stessi

Il tema portante del 2025 è un invito potente e delicato allo stesso tempo: rileggere i classici per comprendere il presente. Non solo grandi romanzi, ma parole che hanno attraversato i secoli e che oggi parlano con nuova voce. A interpretarli, autori e autrici di spicco della scena italiana e internazionale, ciascuno con il proprio sguardo sul mondo.

Ci saranno, tra gli altri, Roberto Saviano, Vera Gheno, Paolo Nori, Antonella Lattanzi, Francesco Piccolo, Thomas B. Reverdy, Ascanio Celestini, Fabio Genovesi, Beppe Severgnini, Roy Chen, Omar El Akkad, e Ilide Carmignani, con un sentito omaggio a Roberto Bolaño.

Spazio anche a voci nuove e a momenti dedicati alla scoperta: letture ad alta voce per bambini, incontri con i finalisti del Premio Strega, dialoghi tra letteratura e filosofia, teatro civile e spettacoli che mescolano narrazione e musica. E ancora, yoga letterario, tarocchi ispirati ai libri, e sessioni di lettura meditative all’aperto, mentre la città si svela oltre i rami degli alberi.

foto: Cristina Andolcetti

Esperienze da non perdere

Tra gli appuntamenti più attesi:

  • Francesco Piccolo (5 giugno, ore 18.30) con un monologo dedicato ai libri che hanno modellato l’immaginario maschile – un viaggio ironico e intimo tra pagine che (forse) abbiamo tutti letto.
  • Beppe Severgnini (5 giugno, ore 21.00) torna a Firenze con “Italiani 2020. Una storia d’amore”, accompagnato da musica dal vivo: un’analisi acuta e musicale dell’Italia di oggi.
  • Paolo Nori (7 giugno, ore 11.00) con il suo “A cosa servono i russi?”, riflessione lucida e personale sul senso della letteratura, tra Dostoevskij e l’attualità.
  • Il tributo a David Bowie (8 giugno, ore 19.00), con Andy dei Bluvertigo: suoni, parole e visioni per ricordare un’icona che ha fatto della parola poetica una forma di rivoluzione.
    Il debutto pubblico della cinquina finalista del Premio Strega, riunita per la prima volta proprio a Firenze (6 giugno, pomeriggio).

Non mancheranno i percorsi per bambini e famiglie, con laboratori creativi e letture animate, né gli incontri riservati alle scuole, che faranno della letteratura un ponte tra generazioni.

Un luogo, un’anima

Villa Bardini non è soltanto una cornice. È parte viva del festival: dai suoi giardini si intravede il Duomo, i sentieri fioriti si affacciano sui tetti della città, e ogni scalino sembra condurre verso un tempo più lento, più attento. Qui, tra glicini in fiore e pergolati d’ombra, la letteratura trova casa, e il lettore un rifugio.

La città dei lettori non è solo un festival: è un’esperienza da vivere con mente e cuore. Un momento per lasciarsi ispirare, magari seduti su un muretto con un libro in mano, o ascoltando un autore raccontare il perché di una storia. È un modo diverso di abitare la città, riscoprendola attraverso le sue parole.

 

LA CITTÀ DEI LETTORI
4-8 giugno, Villa Bardini
ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria sul sito www.lacittadeilettori.it

 

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