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Far suonare il futuro: intervista a Laura Agnusdei

By Redazione Lungarno

April 15, 2025

di Roberto Pecorale

La compositrice e musicista Laura Agnusdei è tornata sulla scena con Flowers Are Blooming in Antarctica:prima uscita della collana Opale, che vede la pubblicazione di un disco accompagnato da un album illustrato, curati da Maple Death e Canicola.

Il nuovo disco di Laura Agnusdei è carico di qualità compositiva e massima espressività che, attraverso suoni e visioni, ci proietta verso scenari futuristici in cui il riscaldamento globale e la crisi ecoclimatica giungono alle loro estreme conseguenze. La voce narrante scelta per queste esplorazioni è il suo sax tenore, che nuota libero tra classica e avanguardia, musica afroamericana e tropicalismo, il tutto manipolato e contaminato da un uso estremamente raffinato dell’elettronica. Laura Agnusdei suonerà venerdì 18 aprile al Circolo Arci Il Progresso di Firenze, in collaborazione con La Chute. Insieme a lei sul palco ci saranno Edoardo Grisogani e Jacopo Buda.

Il tuo disco è ricco di riferimenti letterari a cui ti sei ispirata, ce li puoi illustrare?

«Sono molto affascinata da come il mondo animale e vegetale comunica e percepisce il suono, e per un po’ di tempo ho scritto una newsletter legata a una serie di house concert in cui riportavo una serie di aneddoti incentrati su questa fascinazione. Queste ricerche mi hanno condotto al libro di James Bridle Modi di essere. Animali, piante e computer: al di là dell’intelligenza umana, una lettura che consiglio, ricca di spunti, è da lì che ho tratto molte delle storie o immagini che riverberano nei titoli del disco. Il brano The Drowned World è poi dedicato al libro omonimo di J.G. Ballard. L’immaginario del disco suggerisce una musica collocata in un futuribile 2087».

Nell’album si percepisce un dualismo costante tra una parte più cupa e una più solare (o anche giocosa, come nell’incantevole Are We Dinos ), tra musica e immagini, tra suoni acustici ed elettronica. Come ti approcci al processo creativo?

«La mia è una pratica elettroacustica, che cerca costantemente nuove interazioni tra strumenti tradizionali e tecnologie. Per ogni progetto questo rapporto può esser esplorato con angolazioni diverse, a seconda delle necessità espressive e narrative. Per questo disco gli approcci sono vari: ci sono brani in cui il suono degli strumenti acustici è pesantemente trasfigurato dall’uso di effetti o di processi di campionamento, o altri brani in cui gli strumenti acustici si muovono “puri” all’interno di un contesto composto da suoni elettronici».

Che rapporto hai col palco?

«Direi buono, ho suonato tanto negli ultimi anni in tanti contesti diversi, sono molto curiosa e vorace in tal senso. Questo mi ha permesso di sviluppare una familiarità con la dimensione della performance dal vivo che ritengo sia fondamentale. Ogni palco è diverso, ma contemporaneamente ogni palco è lo stesso perché in fondo è solo la musica che conta, e penso sia molto importante imparare tutte le strategie che servono per offrire il meglio di sé in ogni situazione».

 

Ascolta la puntata di Prossima Fermata Lungarno con l’intervista a Roberto Pecorale dedicata all’artista e il messaggio di Laura Agnusdei

 

 

LAURA AGNUSDEI live 18 aprile, ore 21:30, Circolo Arci Il Progresso Ingresso 12€ riservato ai soci Arci info: https://www.circoloilprogresso.it/events/presentazione-lungarno-138-aprile-2025/

 

Crediti fotografici: Matilde Piazzi