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CORTO BOTANICO: Prenez une camera et descendez dans le jardin

«Le piante hanno trovato da tempo immemorabile le migliori soluzioni alla maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità. Basta sapere come e dove guardare»

Queste le parole di Stefano Mancuso in Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro (2017). Come e dove guardare. È proprio nell’orientare lo sguardo secondo diverse prospettive che può venire in soccorso un regista, aguzzando il proprio occhio e quello della macchina da presa. È questo ciò che si prospetta per la prima edizione di Corto Botanico, un concorso cinematografico in cui diversi filmmaker sono chiamati a cimentarsi nella creazione di un cortometraggio, dall’ideazione  – a partire dall’assegnazione di una pianta e una frase, che dovranno essere incluse nel film – alla post-produzione.

Si potrebbe riprendere la celebre frase divenuta motto dei cineasti del ’68 – “Prenez une camera et descendez dans la rue”  – e trasformarla in “Prenez une camera et descendez dans le jardin”.

Il concorso

Il tutto nell’arco di 96 ore: il fischio di inizio è sabato 26 aprile alle ore 10:00, il termine per presentare il lavoro svolto mercoledì 30, sempre alle ore 10:00. Nella stessa giornata, alle 21:00, all’interno del Tepidarium Roster si terrà la proiezione dei corti realizzati con la conseguente cerimonia di premiazione.

Il concorso si svolge in contemporanea e in combinazione con la Mostra Piante e Fiori di Primavera (che ha luogo dal 25 aprile al 1º maggio), organizzata a Firenze dalla Società Toscana Orticultura, ed è stato creato assieme al regista e attivista Lorenzo Ci, con l’intento di stimolare l’uso del mezzo cinematografico per raccontare storie e condurre riflessioni e analisi sul mondo delle piante e sul loro rapporto con la città: “Corto Botanico vuole essere l’occasione per parlare di come le piante facciano parte del contesto cittadino e lo influenzino. Ma non solo. Difatti le piante rappresentano una speranza per il nostro futuro e portano moltissime opportunità nel ripensare le nostre città: compagne di vita, fonte di produzione di cibo, ci possono curare, influiscono sul microclima della città e portano bellezza ovunque si trovino. Dalle piante dipende la nostra vita: parlare di loro e del nostro rapporto con loro può essere un passo importante. Come un Orto Botanico, che raccoglie dentro una città specie di piante diverse per farle conoscere ai cittadini, un ‘Corto Botanico’ raccoglierà come uno scrigno le piante di cui parla.”

I premi

Per i primi tre classificati sono previsti premi in denaro, e i migliori film realizzati saranno poi proiettati in diverse occasioni pubbliche. La giuria, presieduta dal direttore artistico Lorenzo Ci e facilitata da Elenia Penna, sarà composta da esperte ed esperti di cinema, botanica e ambiente, per cui le opere dovranno avere una certa caratura cinematografica e al contempo evidenziare la centralità del tema proposto. Un concorso interessante per chi vedrà le opere realizzate ma anche e soprattutto per chi accetta la sfida di realizzarle, perché – per tornare a Mancuso – “è sempre un buon affare andare alla ricerca di nuove piante: non sai mai cosa puoi scoprire”.

 

La Società Toscana di Orticultura è un’associazione di promozione sociale e culturale presente a Firenze dal 1854. Organizza corsi di formazione nel settore del verde e del paesaggio, mostre mercato di piante e fiori, progetti socio-ambientali, laboratori ed eventi culturali. Possiede una biblioteca e un archivio storico con oltre 5000 riviste provenienti da tutto il mondo, volumi, foto, stampe e illustrazioni nel settore artistico e botanico.

Lorenzo Ci, direttore Artistico del Festival Corto Botanico, da anni si occupa di facilitare i processi collettivi e di creare progetti culturali e cinematografici legati alla crisi ecologica.

Per maggiori informazioni, qui il sito di Corto Botanico.

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