di Erika Bertelli
Firenze rende omaggio a Vasco Pratolini con l’apertura al pubblico della sua stanza privata all’Archivio Contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux.
Una stanza nella casa degli scrittori
Dopo Alberto Arbasino e Pier Paolo Pasolini, anche lo scrittore fiorentino trova spazio in questo prestigioso archivio, che si arricchisce ulteriormente con i fondi di Pietro Citati e Raffaele La Capria. Situata accanto alla stanza di Luigi Dallapiccola, la nuova area amplia il percorso di visita, che include la mostra su Cesare Pavese e l’esposizione delle macchine da scrivere di grandi autori del Novecento.
“Un grande scrittore fiorentino nel pantheon della letteratura italiana”, dichiara Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux, sottolineando il tributo a Firenze e ai suoi personaggi popolari. Michele Rossi, direttore dell’Archivio, evidenzia l’importanza di questa apertura per avvicinare studenti e cittadini alla cultura letteraria della città e per riscoprire l’eredità di Pratolini attraverso la sua biblioteca personale e il suo legame con Firenze.
Un ritorno a Firenze
La biblioteca di Pratolini, con circa 2.600 volumi provenienti dalla sua casa romana in Via Tolmino, torna nei luoghi che ispirarono la sua scrittura. I libri sono suddivisi in tredici sezioni, che riflettono gli interessi dell’autore: letteratura italiana e straniera, con particolare attenzione alla “Bibliothèque de la Pléiade”, oltre a testi di arte, filosofia, storia, politica, socialismo e resistenza. La collezione include anche opere su Firenze, la Toscana e Napoli, città che segnarono profondamente la vita di Pratolini, e numerose traduzioni dei suoi romanzi, testimonianza della sua fama internazionale. Tra i volumi più significativi vi è una prima edizione di Metello con dedica a Ottone Rosai, segno del legame tra lo scrittore e il celebre pittore fiorentino.
Visite straordinarie per il 70 anni dall’uscita del Metello
Pubblicato nel 1955 da Vallecchi, il romanzo vinse il Premio Viareggio e divenne un simbolo della narrativa neorealista. Metello racconta la lotta per la giustizia sociale attraverso le vicende di un giovane muratore fiorentino, e continua a risuonare con le esperienze dei lettori di tutto il mondo. L’opera, tradotta in molte lingue, divenne un riferimento letterario anche in Svezia, Argentina e Russia, dove Pratolini è tuttora molto letto e apprezzato.
La biblioteca sarà aperta su prenotazione in altre date: il 28 febbraio durante l’evento TESTO, e il 26-27 marzo in occasione del Capodanno Fiorentino. Da aprile, sarà visitabile ogni giovedì alle ore 15. Nel mese di maggio, la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux ospiterà una serie di incontri per approfondire la figura e l’eredità letteraria di Vasco Pratolini, celebrando il legame tra lo scrittore e la sua amata Firenze. Tra gli eventi previsti, anche una tavola rotonda con critici e studiosi per analizzare l’influenza della sua opera sulla letteratura contemporanea.
Archivio Bonsanti, via Maggio 42 Tel. 055 290131