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Spontaneità, libertà, indipendenza: questi sono i Lucido

Lucido è un giovane progetto musicale nato a Firenze nel 2021, ma la sua formazione definitiva è emersa nell’estate del 2023. Indubbiamente coinvolgenti per la loro energia dal vivo, la loro musica è caratterizzata da una forte componente cantautorale, mista a un po’ di punk. Ciò che fa la forza è la loro spontaneità, come affermano infatti: nulla è costruito in quello che fanno. La libertà di essere sé stessi inoltre, con i propri difetti, è un valore che portano sul palco. Tra aperture di concerti (Belle Parole Aps, Ex-Fila, The Cage) e il Lasciati Fiorire festival, i Lucido si stanno facendo strada nella scena musicale emergente fiorentina. Il gruppo dal 2023 comprende: Lucio Tronti (voce), Andrea Doccioli (basso), Giulio Franciulli (batteria) e Liam Thomas (chitarra e tastiera).

L’8 gennaio uscirà la vostra prima canzone sulle piattaforme musicali. volete raccontarci di più sul vostro processo di registrazione?

Nella registrazione delle nostre canzoni abbiamo incontrato delle difficoltà, in quanto a livello musicale non ci sentiamo ancora un gruppo da studio, rendiamo sicuramente meglio come “animali da palcoscenico”. Abbiamo provato a registrare in diversi luoghi, ma la versione definitiva è stata realizzata grazie ad un nostro amico, Giulio Vannuzzi, che si è occupato anche del mixaggio. La registrazione che abbiamo effettuato è stata fatta in presa diretta, tutti insieme come in un live, il che ci ha fornito l’energia giusta per catturare l’essenza delle nostre canzoni. Ci teniamo a sottolineare che il nostro obiettivo è quello di lavorare in maniera indipendente: non siamo sotto etichette e non abbiamo intenzione di esserlo al momento, poiché vogliamo intraprendere un percorso diverso rispetto all’ambiente musicale attuale. Desideriamo pubblicare le nostre canzoni in autonomia e vogliamo avere la libertà di decidere senza obblighi o vincoli.

La prima canzone che uscirà è “La canzone del pene”. Di cosa parla questa canzone?

“La canzone del pene” è stata scritta da Lucio e riflette la sua adolescenza mai realmente superata. A 26 anni, si sentiva ancora immaturo e faceva ancora sciocchezze. Nel testo, gioca con l’idea di litigare con il suo pene, ma anche con le sue pene, creando un gioco di parole. È un brano che ha scritto in un periodo molto difficile della sua vita, come modo per sfogarsi. A volte fa strano vedere le persone divertirsi mentre cantano il testo, mentre lui, dall’altra parte, vive il dolore di quel momento.

Quali sono i vostri progetti e obiettivi futuri? 

Siamo appassionati di musica e uniti da un progetto in cui crediamo profondamente. Anche se ognuno di noi ha i propri progetti personali e collabora con altri gruppi, i Lucido rappresentano per noi un obiettivo comune. La nostra ambizione è quella di vivere di musica in tutte le sue forme. Ci piacerebbe contribuire a creare una scena musicale originale a Firenze, offrendo alla città quella spinta in più di cui ha bisogno. Vogliamo provare a costruire un ambiente ricco di musicisti di ogni genere, in grado di esprimere la propria originalità e con la voglia di collaborare tra loro.

Dopo “La canzone del pene” ci sarà un seguito?

L’idea è quella di pubblicarne almeno quattro, creando così un EP, facendo uscire una canzone ogni mese. Premettiamo già che la canzone “Esselunga di Novoli”, sebbene sia molto richiesta, abbiamo scelto di non rilasciarla al momento, per evitare un approccio troppo commerciale. L’8 gennaio al Volume festeggeremo l’uscita della nostra prima canzone con un firma “cose”, e non “copie” (non essendoci un vero e proprio disco fisico), ma sarà un’occasione per dimostrare quanto crediamo in questo progetto.

Per saperne di più: https://www.instagram.com/lucido_____/

 

Photo credits: Federica Gambacciani, Federica Rosi, Ludovica Ottaviani

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