di Ilaria Bandinelli
Si è inaugurata il 22 novembre a Firenze, presso il Museo Stefano Bardini, la mostra Officina Bardini: L’arte del legno. La tradizione artigianale della lavorazione del legno è il centro dell’esposizione promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con MUS.E, la Direzione regionale Musei Nazionali Toscana del MIC – Museo e Galleria Mozzi Bardini, l’Università di Firenze e gli studenti del Centro Europeo del Restauro. Il percorso espositivo vede l’allestimento di teche, fotografie e oggetti all’interno delle sale del museo, a cura di Giulia Coco e Marco Mozzo, con la consulenza scientifica di Simone Chiarugi e coordinata da Carlo Francini e Valentina Zucchi.
Stefano Bardini, “il principe degli antiquari”
La figura di Bardini, e poi di suo figlio Ugo, fu una delle più complesse e importanti nella storia di Firenze e nel mercato dell’arte tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Soprannominato “il principe degli antiquari”, Bardini era un commerciante, collezionista, artigiano e restauratore. La sua arte e i suoi prodotti di arredo erano ricercati ed ambiti nei salotti delle élites, affascinati dal gusto e dallo stile rinascimentale.
La mostra officina Bardini: l’arte del legno
La mostra appena inaugurata è la seconda afferente al progetto Officina Bardini, partito nel 2022 in occasione del centenario dalla sua morte e celebra – come dice il titolo – l’arte del legno, l’abilità artigianale e la produzione dei laboratori Bardini, centri di eccellenza nella lavorazione e nel restauro ligneo.
In mostra è presente una selezione unica di strumenti, tra cui macchine fotografiche per lo scatto degli oggetti (con il fine di redigere un catalogo di vecchia generazione), disegni e manufatti originali provenienti dalle collezioni di Palazzo Mozzi Bardini. Ancora, si hanno tarsie lignee, fronti di cassoni rinascimentali (restaurati dal CER), cartamodelli, arredi ed elementi lignei che ben evidenziano la ricchezza della committenza e la maestria artigiana dell’officina. Infine, un salto nel tempo nella vecchia falegnameria, che fino al 1914 era collocata nelle soffitte del museo, con la presenza dell’originale bancone da lavoro, restaurato per l’occasione, mentre un corredo di strumenti, appartenuto al famoso ebanista fiorentino Orlando Chiarugi, consente di immergersi nell’atmosfera.
Informazioni utili
La mostra sarà visitabile fino al 24 febbraio 2025 presso il Museo Stefano Bardini, Via dei Renai 37, Firenze.
Orari di apertura: Da venerdì a lunedì dalle 11:00 alle 17:00. Info e prenotazioni: info@musefirenze.it
Sono in programma inoltre visite guidate, dedicate a giovani e adulti, che si terranno ogni sabato alle ore 14:00 e 15:30.
https://musefirenze.it/musei/museo-stefano-bardini/
Photo credits: MUS.E, Museo Bardini