Site icon Lungarno

Oportet 457. In Sala Vanni, l’universo espressivo di Ze in the Clouds

di Ilaria Bandinelli

L’arrivo dell’autunno ha segnato la riapertura della stagione concertistica del Musicus Concentus, con tantissimi eventi che spaziano dalla musica classica, all’elettronica sperimentale al jazz, in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore. Per la rassegna jazz, l’ottava edizione di A Jazz Supreme vede in scena sei concerti con artisti del panorama italiano e internazionale, aperti da performance di giovani musicisti jazz presso la Sala Vanni in Piazza del Carmine, ad eccezione del concerto di chiusura il 21 novembre presso il Museo dell’Opera del Duomo. Un programma molto ricco quindi, che mette in scena la migliore jazzistica contemporanea.

Ze in the Clouds e l’avanguardia del jazz

Tra i concerti più attesi vi è sicuramente quello di Ze In The Clouds, programmato per venerdì 18 ottobre alle ore 21:30 presso la Sala Vanni di Piazza del Carmine. Ze In The Clouds, nome d’arte per Giuseppe Vitale, è un polistrumentista e produttore lombardo. Nel suo stile si fondono il jazz e sound elettronici, che rendono la sua musica un baluardo di avanguardia e ricerca artistica. Il suo ultimo album, Oportet 475 – uscito per l’etichetta Tuk Music di Paolo Fresu nel 2023 – raccoglie tracce di musica jazz unita a sound classici e contemporanei, che ci trasportano in una dimensione eterea, sulle nuvole appunto. Ze In The Clouds è sicuramente un artista innovativo, fuori dagli schemi, che non vediamo l’ora di ascoltare ed abbiamo avuto il piacere di intervistare.

Cosa significa per te produrre la tua musica?

Fino ad oggi per me produrre musica ha significato una costante, lenta e talvolta ambigua ricerca identitaria. Con ambigua intendo che spesso le conclusioni a cui arrivo mi mostrano ciò che non voglio essere, piuttosto che il contrario; mi aiutano a definire ciò che non mi rappresenta, come tassello e monito per il futuro. L’obiettivo finale è il ritrovamento di una sacralità quasi infantile e quindi incondizionata, che a volte risulta difficile da intercettare. In termini tecnici tutto questo ha poi un risvolto di gioco e sfida, nel senso che è già stato fatto tutto, e il mio fine musicale è unicamente quello di provare a creare qualcosa di nuovo. 

Da cosa trai i tuoi stimoli e quali sono le tue maggiori fonti di ispirazione per la composizione?

Traggo ispirazione dai vari picchi emotivi che vivo. Forti sensazioni di “up e down” corrispondono a idee e stati d’animo, che solo con la musica mi è possibile provare a decifrare e tradurre. Uso l’arte quindi come mezzo di sublimazione della disperazione, a sua volta mezzo di ricerca di un benessere tanto ambito e spesso difficile da cogliere.

Hai dei progetti musicali in corso o in un futuro breve?

Si, ho due nuovi album in via di sviluppo. Il primo sarà prodotto principalmente in forma di canzone; il secondo invece sarà suonato e più prettamente jazzistico.

 

 

ZE IN THE CLOUDS
venerdì 18 ottobre, ore 21:30
Sala Vanni, Piazza del Carmine – Firenze
biglietti: https://www.musicusconcentus.com/event/ze-in-the-clouds/

 

INFO
A Jazz Supreme:
https://www.musicusconcentus.com/a-jazz-supreme-il-programma-della-viii-edizione/
Ze in the Clouds: https://zeintheclouds.com/

 

Photo credits: Musicus Concentus 

Exit mobile version