Grazie al coraggio degli amici di Affektenlehre, mercoledì 16 ottobre arriva nel magnifico GADA di Sant’Ambrogio Nino Gvilia, affascinante creatura plasmata da Giulia Deval.
«Nino Gvilia è un personaggio immaginario» ci racconta Giulia, «nata a Poti, vicino a lago Paliastomi in Georgia, ha una diversa identità nazionale e poetica da me. Costruirla è stato per me un esperimento per riflettere sul potere delle canzoni – oggetti non presenti nell’ambito legato alla sound art in cui lavoro abitualmente – e giocare con gli stilemi sonori e testuali della folk song». Oltre al folk, nella musica di Nino Gvilia ci sono anche minimalismo, nastri magnetici, field recordings e campionamenti per un risultato molto difficile da etichettare. «Per la natura del progetto, il testo ha una grande centralità, mi interessa trovare dei modi per farlo vivere ed emergere con il suono e le soluzioni che nascono si costruiscono un po’ da sé. Mi interessa in particolar modo la composizione dei momenti corali, l’ecosistema di suoni e parole che è possibile creare con tante bocche. Per il resto si tratta sostanzialmente di ballate che nascono in modo spontaneo e che rappresentano forse una parte più immediata del mio processo creativo».
Qualche coordinata per inquadrare meglio questo mondo, però, Giulia riesce a darcela: «Sicuramente David Byrne e senza dubbio l’artista contemporaneo Ragnar Kjartansson, ma anche Sandy Denny, Ed Askew, Nick Drake o musiciste contemporanee che amo profondamente come Jenny Hval». Un concerto fiorentino che si preannuncia magico: «Suonare nella Chiesa di San Francesco dei Macci a Firenze credo sarà davvero bellissimo» conclude Giulia, «con me un gruppo che è costituito da persone con cui condivido un autentico pezzo di vita e che hanno contribuito in modo significativo alla costruzione dell’album: parlo in particolare di Zevi Bordovach e Pietro Caramelli, polistrumentisti che hanno lavorato ad arrangiamenti e produzione, a cui si aggiungono Giulia Pecora al violino e Clarissa Marino al violoncello».
NINO GVILIA mercoledì 16 ottobre, ore 21 GADA, via dei Macci 11, Firenze ingresso riservato ai soci GADA 2024
Crediti fotografici Luce Berta