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La terza giornata del Middle East Now

di Niccolò Protti e Virginia Landi

 

La terza giornata del Middle East Now, festival di cinema e cultura contemporanea sul Medio Oriente, giunto alla sua 15esima edizione, ha visto protagoniste Palestina e Arabia Saudita. Al cinema La Compagnia, dopo un aperitivo street food dai sapori palestinesi firmato da Atomic Falafel in collaborazione con l’autrice Silvia Chiarantini, è giunto il momento di assistere ai film.

Il focus della serata, come espresso in fase di presentazione, è stato il cambiamento. Alle 21 è stata proiettata l’anteprima italiana del corto di animazione In Between di Ethar Baamer in cui una giovane donna fatica a trovare la sua vera identità, sopraffatta dalle aspettative della società. A seguire, è stato il momento dell’anteprima italiana di Last Party in R. Desert, alla presenza del regista Mahmoud Sabbagh, pioniere del cinema indipendente saudita.

Il protagonista di questa dark comedy è Najm, un impresario locale assetato di soldi che vaga di notte col suo gruppo musicale in cerca di ingaggi. All’interno della vita notturna di Riyad, la band cerca di rimanere a galla tra scontri professionali e un cambiamento della scena culturale. In mezzo a situazioni esilaranti e ironiche, il film offre uno sguardo sulla vita quotidiana di una città e di una società che, in pochi anni, hanno attraversato un feroce processo di trasformazione al quale non è facile adattarsi.

Al termine della proiezione e dopo un finale che ha lasciato molti spettatori incuriositi, c’è stata l’occasione di dialogare col regista che ha chiarito alcuni aspetti del film, esprimendo le sue considerazioni su Riyad, sulle sue contraddizioni, ma anche sugli effetti positivi di questa continua evoluzione. Secondo Mahmoud Sabbagh dobbiamo essere pronti al cambiamento e saperlo accogliere, per reagire così a ciò che succede intorno a noi senza farci sopraffare.

 

Per il programma del festival: www.middleastnow.it

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