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Montagna fiorentina: molto più di un festival

di Arianna Armani

La Montagna Fiorentina è un territorio che si trova ad est di Firenze, tra Valdisieve e Valdarno, caratterizzato da un patrimonio naturale molto ricco. Ma soprattutto, Montagna Fiorentina è una comunità montana che affonda le sue radici nella letteratura, nell’arte e nella storia. È anche un progetto di rigenerazione e valorizzazione territoriale, che nasce dalla partecipazione dei Comuni di Londa e San Godenzo, dei cittadini e cittadine, delle imprese e associazioni del territorio. Grazie ai finanziamenti europei NextGenerationEU e al PNRR Cultura, questo progetto è diventato realtà, allo scopo di agire sulle problematiche economiche e sociali tipiche delle aree interne italiane.

Uno degli enti partecipanti al progetto è LAMA, un’impresa sociale con base a Firenze. Alessandra Zagli – Vicepresidente di LAMA e responsabile del progetto Montagna Fiorentina – ci spiega come le aree interne siamo caratterizzate da molte fragilità, come la mancanza di servizi essenziali, fenomeni di spopolamento e diseguaglianze di tipo economico e sociale, ma anche da grandi ricchezze e opportunità, che riguardano sia gli abitanti del territorio che quelli delle città: il capitale naturale, le tradizioni artigiane, la cultura storica, le pratiche agro-pastorali. Città come Firenze vivono anche grazie ai territori montani, che contribuiscono in modo significativo alla produzione di cibo, aria pulita e ossigeno. Questo è possibile perché esistono territori come San Godenzo, caratterizzati da pochissimi abitanti e dal 97% della superficie forestale. Si tratta di territori vitali che necessitano di essere curati e presidiati, perché molto impattanti su tutto ciò che è a valle. L’alluvione dell’anno scorso ha fatto emergere l’importanza di salvaguardare i territori dai disastri ambientali a monte, laddove c’è stata una mancanza di presidio nella montagna. Proprio per questi equilibri delicati e fragili, è necessario che questi territori non si spopolino e che vengano riabitati, recuperando sia un ritmo di vita più umano sia l’attenzione e la cura di questi territori.

Ed è proprio da queste esigenze che nasce il progetto Montagna Fiorentina e il suo festival: dal 16 al 23 giugno a Londa e dal 15 al 21 luglio a San Godenzo. «Il Festival nasce dall’esigenza di rilanciare il patrimonio culturale e naturalistico di questi territori, creando un sistema di iniziative, che riguardano la riqualificazione di spazi, la realizzazione di nuovi servizi e iniziative culturali come il festival stesso. Il programma propone eventi culturali che fanno riscoprire il territorio e il rapporto tra uomo e natura, un approccio a un ritmo di vita e a una qualità della vita diversa rispetto a quello che caratterizza i contesti urbani. Ci saranno degli eventi focalizzati sul tema del riabitare le montagne e le aree interne: le nostre vite, nella contemporaneità, sono fluide. Viviamo tutti contemporaneamente in più luoghi diversi. Tante delle persone che hanno deciso di riabitare questi luoghi, in realtà, continuano a mantenere parte delle loro vite in città o anche in Europa, in giro per il mondo. Abitare la montagna non comporta una rinuncia sociale o l’isolamento, anzi, l’innovazione tecnologica e la possibilità di muoversi, si concilia e collabora strettamente con la vita montana, oggi».

Invitiamo tutti i lettori alla partecipazione al festival, che prosegue a luglio a San Godenzo, dal 15 al 21, con attività all’aria aperta, mostre, trekking, escursioni e cibo locale. Un Festival unico e gratuito, con servizi innovativi, come spazi di coworking e postazioni per il campeggio libero, per vivere la Montagna Fiorentina da veri abitanti temporanei. È possibile consultare il programma completo e aggiornato sul sito di Montagna Fiorentina https://montagnafiorentina.com/festival.

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