Site icon Lungarno

LUMEN INAUGURA LA STAGIONE ESTIVA 2024

Da momenti critici possono nascere grandi idee. La voglia di fare di più, di resistere, di crescere. Ne sa qualcosa chi dal 2021 si occupa e si prende cura di Lumen, lo spazio culturale nell’area pubblica del Parco del Mensola, che l’associazione Icché Ci Vah Ci Vole ha ottenuto in concessione dal Comune di Firenze, grazie a un inedito progetto di rigenerazione urbana. Ad un anno dall’allarme chiusura, in via del Guarlone tutto è pronto per ripartire, rilanciando, rinnovando, riqualificando ma soprattutto riaprendo le porte per un assaggio della nuova stagione già da venerdì 3 maggio, proseguendo tutti i fine settimana fino all’inaugurazione ufficiale, una tre giorni, da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, in cui si sveleranno alcuni dei protagonisti dell’intero programma estivo: Numa, Lattexplus, Tonino3000, Tommaso Agnello.

“La grande scommessa di quest’anno è stata attivare partnership con realtà forti e radicate nel panorama cittadino che porteranno la presenza di ospiti nazionali e internazionali​​”, ci anticipa Alessandro Bezzi, Segretario dell’Associazione di Promozione Sociale. «L’idea è di organizzare eventi che possano realizzarsi anche in orari serali, per contrastare la demonizzazione del mondo artistico notturno e per dimostrare che si può offrire un divertimento consapevole, in uno spazio sicuro e nel rispetto degli abitanti e del quartiere stesso».

La settimana di Lumen sarà fitta di iniziative con appuntamenti fissi, dalla cena con attività laboratoriali per i bambini il martedì, alla jam session il mercoledì, la serata LGBTQIA+ il giovedì, fino al weekend con musica dal vivo o elettronica il sabato e allo spazio per il cinema e l’ambiente la domenica. Ma il peso importante lo hanno le novità e gli interventi alla struttura: «nel complesso quest’anno sono stati investiti circa 60.000 euro per il miglioramento del posto​​», sottolinea Antonio Bagni, Presidente dell’associazione. “Oltre a liberare un’area che vorremmo attivare per l’agility dog, abbiamo ripristinato due serre, una destinata alla produzione di ortaggi, che inseriremo nel nostro menù a partire dall’aperitivo, e l’altra, che abbiamo completamente insonorizzato, dove verranno realizzate le attività notturne. Solo questo è costato 15.000 euro, attinti dal ricavato del bar e del ristorante. In totale lavorano con noi 21 persone. Non riceviamo un euro da nessun’altra realtà o intervento pubblico ma nonostante questo i nostri prezzi si manterranno accessibili”.

La riflessione che nasce attorno al lavoro svolto fin qua a Lumen è che malgrado gli ostacoli per la sostenibilità si può dare di più: «l’ambizione è quella di portare a domandarsi come si può fare impresa culturale in questa città e in questo Paese, in cui costruire un’alternativa all’idea di fare AirB&B è possibile. Se vengono forniti gli strumenti necessari per far rivivere, ad esempio, beni in disuso questo diventa a tutti gli effetti un modo per fare economia» prosegue Bezzi, non dimenticando che «le difficoltà non sono scomparse, per ora reggiamo ma la verità è che una progettualità come questa ha bisogno di essere difesa politicamente, così che si possano supportare le scelte prese. È surreale chiedere di autosostentarsi». Presto dovrebbero finalmente arrivare risposte per l’accordo trentennale e questo potrebbe permettere di realizzare qualcosa di solido nel lungo periodo, tuttavia: «vorremmo diventare un’impresa sociale a base culturale affiancando l’associazione, che invece manterrà il ruolo avuto fino ad oggi» concludono insieme Alessandro e Antonio. «La gestione di un bene di questa portata necessita di un approccio strutturato e ciò che ci interessa discutere non è tanto il profitto in sé, quanto dove viene investito. Questo diventa un proposito adulto». Lumen resterà aperto anche ad agosto, mentre dal 5 all’8 settembre tornerà il Copula Mundi con una rassegna che includerà un festival sulla rigenerazione urbana. Come sempre l’ingresso è gratuito, con tessera associativa sul sito.

Exit mobile version